Milano - Il faccia a faccia è un'occasione irripetibile. Silvio Berlusconi di fronte al suo più grande accusatore. L'imperatore e il suo Catone. Battibecco fuori dall'aula del tribunale tra il premier e il giornalista di Repubblica Giuseppe d’Avanzo. Il cronista ha chiesto perché non ha reso dichiarazioni ai giudici invece che alla stampa. "Senta signor Stalin" ha replicato il premier, "Lei di che giornale è?". "Repubblica" è stata la risposta e il premier ha replicato: "Ecco, appunto, grazie".
Applausi della folla Berlusconi è arrivato al palazzo di Giustizia accolto dagli applausi della folla: "Silvio resisti". Invettive rivolte ad alcuni dipendenti del tribunale che si erano affacciati alla finestra incuriositi dalla folla in strada, sono state rivolte dai sostenitori del Pdl assiepati dietro le transenne in via Freguglia. "Andate a lavorare", "comunisti di m....", sono solo alcuni degli insulti rivolti ai dipendenti.
A questi si sono aggiunti anche insulti al pm Ilda Boccassini: "Boccassini guardona" e "Boccassini dicci come mai i criminali non li processi". In strada era stato allestito anche un palco mobile che poteva far pensare ad un eventuale comizio da parte del premier. Il palco è stato però portato via.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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