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Berlusconi rassicura: "Non ho paura dei giudici La mia maggioranza? Pronta alla verifica del 22"

Il Cavaliere guarda avanti: "Non ho paura di nessuno, la maggioranza tiene assolutamente". E poi: "Il mio consenso personale rimane il più alto. Sono pronto a battermi come sempre". Sulla verifica di mercoledì: "Sono stato autorizzato a porre la fiducia sia sul dl sviluppo sia sulla verifica in Parlamento. Avremo una larga maggioranza di supporto"

Berlusconi rassicura: "Non ho paura dei giudici 
La mia maggioranza? Pronta alla verifica del 22"

Roma - Il clima è pesante, ma il Cavaliere guarda avanti. Entrando a Palazzo Chigi presiedere il consiglio dei Ministri di oggi, che ha all'ordine del giorno il tema clandestini, risponde velocemente alle domande dei giornalisti. Poche parole, ma incisive: "Non ho paura di nessuno, la maggioranza tiene assolutamente". Il presidente del Consiglio risponde così alla domanda di un cronista sui giudici, Berlusconi sabato sarà in tribunale a Milano per l'ennesimo atto del processo Mills. Ma il monito di Berlusconi è soprattutto rivolto alla verifica di governo di mercoledì. "Il mio consenso personale rimane il più alto e anche quando passeggio per la strada la gente mi riempie di entusiasmo. Per questo sono pronto a battermi come sempre", ha proseguito il Cavaliere.

Berlusconi interverrà alla Camera il 22 alle 11 per le dichiarazioni sulla verifica. Sciolto anche il nodo sul voto di fiducia: "Sono autorizzato a porre la fiducia sia sul decreto sviluppo sia per eventuali richieste di documenti con cui misurare la nostra maggioranza in Parlamento. Comunque sono convinto che avremo una larga maggioranza a supporto", ha detto il premier uscendo da palazzo Chigi.

Lasciando Montecitorio per recarsi al Consiglio dei ministri, il leader leghista Umberto Bossi "assediato" dai cronisti lascia intendere di non voler rilasciare dichiarazioni e si infila nell’auto blu. Ai giornalisti che insistono a chiedergli se il governo andrà avanti, Bossi fa il segno del "pollice verso".

Una replica "ambigua" sulla quale sgombra il campo l’ufficio stampa del leader della Lega: Bossi, precisa, non faceva riferimento alla tenuta dell’esecutivo, ma ai cronisti. 

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