Berneschi lancia la sfida: «Pago io il Terzo valico»

Gli «altri» che potrebbero fare indugiano, fanno finta di niente, scantonano? E allora sappiano che lui, Giovanni Berneschi, Alberto per gli amici, Banchiere numero uno della regione e oltre, non ci sta. Di più: è pronto a dare un’altra vigorosa spallata - com’è nel suo stile - alle convenzioni. A suon di molti milioni di euro (investiti, ovviamente, non regalati!) per la realizzazione delle grandi infrastrutture su cui, dopo che era calato il de profundis, il nostro Giornale ha riacceso un salutare dibattito.
Dunque Berneschi, presidente di Banca Carige (come dire: il forziere della Liguria) esce col botto: «Se ci viene sottoposto un piano finanziario serio siamo pronti a sostenerlo. Le banche hanno finanziato il tunnel sotto la Manica, figuriamoci se non sono in grado di realizzare il Terzo valico». Ancora: «Il progetto della nuova linea ferroviaria oltreappennino - insiste Berneschi - è fermo da una vita. Io credo che se viene data una concessione e se viene presentato un piano finanziario serio e credibile gli istituti di credito possono sostenerlo. Così, il il Terzo Valico si fa, come è stato fatto il tunnel sotto la Manica».
Viene da pensare, conoscendo il personaggio, che il plurale - «le banche, gli istituti» - venga utilizzato da quel volpone di Berneschi non come plurale maiestatis, ma come invito a rimboccarsi tutti le maniche e soprattutto a mettere mano al portafoglio, evitando di scaricare il peso dell’operazione sulle spalle di un solo soggetto (per quanto dotato - come Carige - di spalle robuste). D’altronde, il costo dell’opera-Terzo valico è stimato in 4 miliardi e 800mila euro. Che non è poco per le casse di un istituto di credito sempre assai oculato nell’esporsi.
L’ultima stoccata del presidente della Carige, infatti, è sibillina, ma solo per chi non vuol capire: «Su questa infrastruttura mi pare che ci sia il consenso di tutta la città, non mi sembra di vedere poteri che sono in qualche modo contrari».
Intanto, l’attenzione per le grandi opere che interessano la Liguria si concentra sul convegno promosso dal gruppo di Forza Italia in consiglio regionale e in programma lunedì mattina allo Starhotel di Corte Lambruschini, dal titolo «Liguria-Nordovest. Un patto per le infrastrutture». Parteciperanno, fra gli altri il senatore Luigi Grillo, il presidente della Camera di Commercio, Paolo Odone, il presidente dell'Autorità Portuale, Giovanni Novi, e, a conclusione, il parlamentare azzurro Claudio Scajola.
«Mentre in Liguria continuiamo a fare chiacchiere sulle prospettive da dare ai nostri porti e a perdere tempo nella realizzazione delle infrastrutture - spiega Luigi Morgillo, capogruppo in Regione e fra gli organizzatori dell’incontro -, gli spagnoli e i francesi si alleano per portare via i traffici del Nord Europa». Il chiaro riferimento è all'accelerazione della realizzazione del corridoio «Fermed», il nuovo asse ferroviario che collegherebbe Gibilterra con i porti spagnoli del Mediterraneo e Marsiglia con il Nord Europa, penalizzando i porti liguri. «In aggiunta a queste preoccupazioni - prosegue Morgillo - si registra l'inerzia della giunta regionale di centrosinistra che dal suo insediamento ha solo generato incertezze sulla realizzazione dell'asse Ten 24 Genova-Rotterdam e sul nodo autostradale di Genova. Entrambe le opere sono al palo specialmente per l'incapacità di decidere del presidente della giunta Claudio Burlando». Per questo Forza Italia, in previsione del dibattito della settimana prossima in consiglio regionale, vuole fare il punto della situazione: «Dobbiamo chiarire le strategie, le priorità per rilanciare le infrastrutture in Liguria e il Patto con il Nord Ovest che è fondamentale per lo sviluppo e l'incremento delle infrastrutture liguri. E soprattutto - aggiunge il consigliere azzurro Franco Orsi - dobbiamo fare giustizia sul balletto dei numeri e delle cifre dei finanziamenti a disposizione su cui la sinistra fa volontaria, colpevole confusione».
Nel frattempo, Regione Liguria e Regione Piemonte decidono di partecipare al dibattito convocando un incontro con la stampa per la stessa giornata di lunedì nella sede della Provincia di Alessandria.

Tema: il Terzo valico e il futuro del traffico merci tra le due aree. Prevista la partecipazione degli assessori alle Infrastrutture della Liguria e del Piemonte, Luigi Merlo e Daniele Borioli, e del presidente della Provincia di Alessandria, Paolo Filippi.

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