Un libro anticonformista e satirico per combattere lo stereotipo del «non pensiero» contemporaneo e le sue idee statiche e mai realmente in discussione. È quello presentato ieri al Teatro della Gioventù dal professo Emilio Biagini e intitolato «Il seme sepolto», introdotto, fra gli altri, dal deputato Pdl Roberto Cassinelli, dal caporedattore del Giornale Massimiliano Lussana e da Piero Vassallo.
L'opera svela la sua natura dissacratoria sin dal suo sottotitolo «La follia della Verità» e si articola in 4 commedie giudiziarie ambientate in una terra fantastica, simbolo dello spirito umano, in cui abili avvocati dibattono per portare alla luce il seme, ormai sepolto, della verità.
Quattro parti per quattro temi «caldi»: dalla granitica ed intoccabile idea di evoluzionismo all'unilateralità della storia scritta dai vincitori, presentate in maniera beffarda ma sempre argomentata.
Una vera e propria riscossa del buon senso, quello positivo e a contatto con la realtà, contrapposto alla cultura immobile e politicamente «corretta» delle ideologie e dei «baroni» universitari. «Abbiamo bisogno di uomini dalla mente aperta come quella di un bambino, pronti a dire la verità anche quando questa è scomoda e a battersi contro tutte le imposizioni di dogmi.
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