«Quello che siamo, la nostra vita, e lambiente che vediamo, è fatto solo di diversità, mai due atomi né due cellule uguali, spesso simili mai identiche; gli attimi si ripresentano ma sempre in maniera diversa». È da questa affermazione complessa ma affascinante che nasce e si sviluppa il lavoro di Andrea Bottai, artista affabulatore. È una mostra sui generis la sua, fatta di circa cinquanta opere prevalentemente in legno, che raccontano, ognuna a proprio modo, la riflessione dellartista sul rapporto tra uomo e natura. Le fila del suo discorso artistico partono e si dipanano da un lavoro in cui si narra, attraverso i mezzi dellarte, di come anche dalla scienza arrivino chiari messaggi di rispetto e comprensione dei misteri della vita. Bottai nei suo lavori insinua nello spettatore il dubbio che forse è davvero arrivato il momento di lasciare fare alla natura, allo scorrere del tempo, al susseguirsi degli eventi. È la natura a svolgere il ruolo fondamentale, e a noi non rimane da fare altro che prenderne coscienza e adeguarci. In mostra oltre ai lavori in legno è esposta una «biblioteca della natura», 22 libri di legno dipinti a tempera ed olio, un lavoro che sa di antico e di prezioso allo stesso tempo, che sembra raccontare di un tempo che si è fermato già da un po.
Cè anche un erbario originale, altro elemento del passato, formato da 8 tavole di cartoncino con interventi a tempera. Informazioni utili: «Trascrittasi-inversa. Il coraggio della natura», Andrea Bottai. Via dei Cappellari 49. Telefono 06. 68300299.La biblioteca in legno di Bottai come «ricettario» di riflessioni
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