Bilancio del Comune, Beretta: "Meno entrate ma niente tagli ai servizi"

Il Comune ha dovuto fare i conti, come tutti gli Enti locali, con crisi, minori trasferimenti dallo Stato, patto di stabilità e arrivare all’approvazione in Giunta di un bilancio di previsione per l’anno in corso cercando di centrare due obiettivi fondamentali: garantire i servizi, soprattuto di politiche sociali, e relativi a scuola e famiglia, ed evitare l’aumento delle tariffe

Bilancio del Comune, Beretta: "Meno entrate ma niente tagli ai servizi"

Una monovra correttiva sul 2010 pari a meno 140 milioni di euro (in entrate correnti) rispetto agli stanziamenti dell’assestamento 2009. Il Comune di Milano ha dovuto fare i conti, come tutti gli Enti locali, con crisi, minori trasferimenti dallo Stato, rigide regole derivanti dal patto di stabilità e arrivare all’approvazione in Giunta di un bilancio di previsione per l’anno in corso cercando di centrare due obiettivi giudicati «fondamentali»: garantire i servizi, soprattuto di politiche sociali, e relativi a scuola e famiglia, ed evitare l’aumento delle tariffe.

La strada per prendere la mira con la maggior precisione è stata tracciata, come ha spiegato l’assessore Giacomo Beretta, dalla "’certezza delle entrate", ovvero attraverso "una stima il più possbile certa e corrispondente alla realtà delle cifre iscritte in bilancio realizzata in via prudenziale con particolare attenzione alle entrate straordinarie".

Lo sforzo comprende anche una razionalizzazione della spesa comunale, anche qui da realizzarsi non tagliando i servizi ma facendo tirare la cinghia ai singoli assessori secondo un proprio e personale discernimento delle priorità. Secondo quanto riportato dall’assessore Beretta, rispetto al 2009, nell’anno corrente dovrebbero mancare dalle casse del Comune oltre 14 mln. euro di trasferimenti statali, oltre 17 mln. euro di canoni di concessione dei servizi affidati ad aziende diverse e quasi un milione di euro di dividendi (-65 mln da A2A; -60 mln da Atm).

Nel capitolo delle entrare, invece, circa 118 mln di euro provenenti da eventi non ripetibili, come ad esempio la chiusura del condono edilizio del 2004, dividendi del Fondo 1 e le plusvalenze del fondo 1 e del fondo 2. Per quanto riguarda le riduzione sui badget del 2009, gli assessorati che, in percentuale, hanno subito i minori tagli sono proprio quelli più a contatto con i cittadini operando in ambiti direttamente connessi ai servizi essenziali: poco più di un milione sarà tolto agli assessorati Famiglia, Scuola, Politiche sociali e Tecnica, Infrastrutture e Lavori pubblici (su una base 2009 ripettivamente di 236,96 e 86 milioni di euro), poco più di 2 milioni alla Polizia locale e Sicurezza (su una base 2009 di 40,52 milioni). Chi farà registrare il taglio maggiore è il gabinetto del sindaco (-870 mila euro sugli 8,12 milioni del 2009).

"Ho condiviso con gli assessori - ha spiegato Beretta - una percentuale di taglio ad una cifra. Poi le priorità le hanno individuato autonomamente loro stessi".

Nel bilancio 2010 fugura anche un mutuo da 450 milioni di euro che porterà nella casse comunali le risorse per arrivare alla completa copertura finanziaria delle nuove metropolitane (400 per M4 e 50 per la variante finale dell’M5) per un investimento complessivo che anmmonta a 650 milioni (200 per il Piano triennale delle opere); l’individuazione dell’area che dovrà ospitare il nuovo Palasharp (non lontana dall’attuale sede di via Natta e intorno a via padre Carlo Salerio) e un intervento a favore di Milano Ristorazione e Milano Sport Spa: per la prima si prospetta un futuro da multiutility per i servizi legati alla scuola (non più soltanto mense, ma anche pulizia o manutenzione del piccolo verde degli istituti); alla seconda, invece, è stato assegnato un immobile in modo da poter "prevedere investimenti senza dover attendere il bilancio comunale". 

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