«Il bilancio della Regione porta al fallimento»

A due mesi dall’approvazione Plinio (An) scopre «correzioni» per evitare di sforare il Patto di stabilità

Si parla di «spese tendenzialmente non manovrabili», di «rispetto dei limiti quantitativi imposti dal patto». In realtà si traduce in un dubbio molto forte quanto semplice: il bilancio approvato appena due mesi fa dalla Regione Liguria non vale e, se applicato, può portare al fallimento della Regione stessa. Peggio, all’esplosione delle tasse fino al livello massimo.
Motivo dell’allarme lanciato ieri da Gianni Plinio, capogruppo di An, è tutto in un «argomento di giunta», cioè un atto di indirizzo presentato a Claudio Burlando e ai suoi assessori l’11 maggio scorso. Un atto che peraltro risulta «rinviato alla successiva seduta». Molto probabilmente perché non era una cosa così semplice e banale come si potrebbe far credere. L’ogetto di questo documento presentato dall’assessore al Bilancio G.B.Pittaluga e dal direttore generale Giuseppe Profiti è «Il patto di stabilità interno 2007: criteri e modalità per la gestione del bilancio 2007». Teoricamente non servirebbe chissà quale spiegazione per dare applicazione a un bilancio discusso e approvato dal consiglio regionale. Ma se questo «argomento di giunta» è stato presentato significa che occorreva dare indicazioni diverse.
E infatti per tutto il documento si fa riferimento alla necessità di «una programmazione ordinata degli impegni e dei pagamenti». Ci sono tabelle che indicano quelle che sono le spese «non manovrabili», cioè quelle che la Regione è costretta a sostenere, quelle che devono essere le uniche spese da fare. Ma se nel bilancio ci sono più soldi stanziati per le spese? Non conta. I dirigenti dell’ente devono risparmiare tutto quello che possono, altrimenti non si rispetta il Patto di stabilità e quindi lo Stato impone alla Regione di aumentare al massimo tutte le tasse.
«Il che significa che il bilancio che abbiamo appena approvato, se rispettato, è un bilancio che porta allo sforamento, cioè a nuove tasse per i liguri - attacca Gianni Plinio, che ha già presentato un’interpellanza urgente -. Allora era un bilancio fasullo? Senza contare che la Liguria ha già accettato un nucleo di affiancamento ministeriale a causa del grave disavanzo, di fatto siamo già commissariati per quanto riguarda le scelte degli assessori Pittaluga e Montaldo». L’argomento di giunta che ha dato origine al mistero del bilancio che non rispetterebbe il Patto di stabilità non specifica peraltro nel dettaglio quali siano le spese necessarie e quali quelle evitabili. «Appunto - incalza Plinio -.

I contributi agli enti amici messi a bilancio devono essere pagati? Le cifre stanziate per alcune manifestazioni vanno bloccate? Chi li aspetta ha diritto a chiedere quei soldi. Ci sarà da vedere come faranno i dirigenti a rispondere che quanto previsto dal bilancio non conta». Un caso appena agli inizi.

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