Cronaca locale

Black out, migliaia di milanesi in difficoltà

Black out, migliaia di milanesi in difficoltà

Daniela Uva

«Non si sta verificando alcun guasto alla rete elettrica». I responsabili dell’Aem continuano a ripeterlo da giorni. Ma intanto nel primo pomeriggio il centro (in particolare le zone di Cordusio e Cadorna) e la periferia Nord-Est (fra Loreto e Porta Venezia) sono rimasti senza energia elettrica. E in serata, alle 20.15, la luce è andata via anche in viale Romagna. Ancora una volta, l’ennesima in questa settimana, uffici, bar e abitazioni si sono ritrovati senza corrente. Con inevitabili disagi per migliaia di cittadini.
I problemi alla rete sarebbero causati dall’uso eccessivo dei condizionatori (consumano quanto dieci televisori) e dalla temperatura elevata che surriscalda gli impianti, facendo entrare in funzione i sistemi di protezione. La corrente elettrica viene sospesa per evitare danni maggiori. Di qui, secondo l’Aem, i continui black out che stanno interessando quasi tutte le zone del capoluogo.
Soltanto ieri, dalle 6 del mattino i vigili del fuoco sono dovuti intervenire 80 volte per liberare le persone rimaste bloccate negli ascensori. A Rho, per soccorrere un uomo rimasto intrappolato in uno degli ascensori della stazione ferroviaria è stato necessario l’arrivo di un’ambulanza del 118. L’elevata temperatura avrebbe potuto creare qualche problema allo sfortunato viaggiatore che, invece, è stato tratto in salvo senza conseguenze.
E mentre i tecnici dell’Aem sono al lavoro per cercare di limitare i disagi agli utenti (ieri sono stati impegnati anche 12 ore consecutive per smaltire le chiamate in coda), il Codacons promette battaglia. È già pronto un esposto in Procura che verrà presentato sulla base delle segnalazioni di centinaia di cittadini colpiti dai black out. L’ufficio legale sta valutando la possibilità di chiedere il risarcimento dei danni per i casi più clamorosi.
Fino a questo momento, le interruzioni di energia hanno interessato in media duemila cittadini al giorno, con una punta massima di 5mila registrata giovedì scorso. Nei primi giorni dell’emergenza, i responsabili dell’Aem avevano promesso che sarebbero corsi ai ripari, installando impianti di ventilazione nei locali che ospitano i trasformatori. Gli interventi non si sono fatti attendere: una nota diffusa dall’azienda assicura che sono già stati avviati i lavori per potenziare il raffreddamento delle cabine che smistano l’energia elettrica (affinché gli impianti non si surriscaldino ancora) e aumentare la potenza dei trasformatori. E questo per garantire che, qualora si registrasse un altro record dei consumi di elettricità (l’altro ieri si è toccato uno storico 54.100 megawatt, 600 in più rispetto all’estate scorsa), la rete di Milano sia in grado di rispondere alla richiesta.
L’Aem ha anche migliorato l’efficienza del Pronto Intervento (in modo da ridurre le attese dei cittadini) e del servizio telefonico, attivando anche un indirizzo di posta elettronica (www.interruzionielettriche aem.

it) per segnalare i guasti.

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