«Blair europeista ma solo a parole»

Sull’Europa Prodi bacchetta Blair. Secondo il Professore il premier inglese ha sempre remato contro le istituzioni europee. «In tutti gli anni in cui l’ho visto in azione - spiega il leader dell’Unione - Blair ha sempre avuto un’idea anglosassone dell’Europa, cioè un’idea in cui le istituzioni europee avessero un ruolo fondamentalmente marginale. Per esempio - continua Prodi - Blair ha entusiasticamente appoggiato l’idea degli accordi di Lisbona di rilancio dell’economia europea, ma ogni volta che doveva materializzarla in azione comune ha sempre privilegiato la nazionalizzazione della decisione: cioè di fronte a un’Europa non federale, ma con istituzioni comuni, Blair ha sempre preferito un’Europa intergovernamentale, quella dove ogni Stato mantiene poteri autonomi».
Il professore non disdegna qualche esempio: «Sul brevetto europeo - commenta - siamo arrivati a volerlo in 20 lingue. Ma è una cosa che fa ridere tutti.

Su questa cosa si è voluto decidere all’unanimità, un metodo sul quale Blair è stato inflessibile. Ma questo equivale a non prendere decisioni che invece si sono volute a Lisbona. Vedo - conclude Prodi - da parte di Blair una profonda contraddizione tra le parole e i fatti».

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