Blitz all’alba nell’accampamento. I vigili sorprendono 15 abusivi nascosti tra i container. De Corato: «Il governo non fa nulla per limitare gli arrivi» Patto violato, primi rom espulsi da Triboniano Allontanata la famiglia che ospitava i romeni irreg

«Chi non sta alle regole è fuori. Milano non può tollerare alcuna zona franca». Firmato Mariolina Moioli. L’assessore ai servizi sociali di Palazzo Marino commenta così l’espulsione di una famiglia rom dal campo di via Triboniano perché scoperta «ospitare una dozzina di adulti e cinque bambini» nella propria roulotte.
Provvedimento consequenziale, osserva l’assessore Moioli, all’impegno «assunto con il “patto di socialità e legalità” sottoscritto dai rom». Rispetto, annota il vicesindaco Riccardo De Corato, che è «condizione indispensabile affinché si attui quel progetto di solidarietà e accoglienza nella legalità». Virgolettato di una Milano che offre sostegno ma fa valere le regole della convivenza civile, mentre «dal governo Prodi non si ha alcun segnale»: anzi, «si è scaricato sugli enti locali responsabilità che erano in capo all’esecutivo» sostiene De Corato.

E se dalla Regione, l’assessore alla Sicurezza Massimo Ponzoni, attacca «l’inadeguatezza di Prodi», dalla Provincia di Milano arriva un attacco al Pirellone: «Sono bloccati i fondi per sostenere la legge sui campi nomadi».

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