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Blitz al centro sportivo ma Yara non si trova

BergamoSi riparte dal palasport di Brembate di Sopra, l’ultimo luogo in cui è stata vista Sara Gambirasio nel tardo pomeriggio di venerdì scorso. Dal palazzetto dello sport e da una lettera anonima recapitata ieri mattina all’amministrazione comunale di Brembate di Sopra, che ha indicato appunto questa traccia per risolvere il giallo della ragazzina bergamasca, 13 anni, appassionata di ginnastica e studentessa modello in un istituto religioso. Un macabro scherzo, lo si potrebbe definire alla luce dei risultati, oppure il gesto di un mitomane. Ma a questo punto, dopo cinque giorni di ricerche a vuoto, gli investigatori non si possono permettere di scartare nemmeno una pista debole come i messaggi anonimi. E così la struttura sportiva è rimasta chiusa per ore, mentre veniva setacciata con i cani del dipartimento nazionale del soccorso alpino. Senza nessun risultato, come è accaduto finora. E il mistero si infittisce sempre più. Tutta la zona è stata scandagliata in lungo e in largo, nel torrente Lesina, tra i boschi, nel cantiere del centro commerciale in costruzione a Mapello, a meno di tre chilometri dalla casa della studentessa, dove porta la pista seguita dai cani. Ma nessuno trova niente. E sembra che anche le tracce trovate nel cantiere due giorni fa non apparterrebbero alla tredicenne. Pochi elementi dunque, e poche indicazioni giunte dalle battute di ricerca in tutto il paese e nella zona. E se non bastasse la lettera anonima, ne è prova il fatto che anche una semplice testimonianza, forse la prima spontanea fornita ai carabinieri, è stata accolta con molto favore dalle forze dell’ordine. Si tratta della testimonianza di una ex guardia giurata di Brembate di Sopra, che ha raccontato di aver visto due persone litigare proprio in fondo a via Rampinelli, dove vive la famiglia Gambirasio. Il testimone era a spasso col cane in quel tardo pomeriggio del 26 novembre, come fa di solito. E quella sera ha visto le due persone litigare, ma non ha saputo dire se erano a piedi o avevano a disposizione un’auto. Il palazzetto dello sport era già stato setacciato nei giorni scorsi, ma è la prima volta che le ricerche avvengono dopo che il centro è stato evacuato e chiuso. Il sopralluogo è durato circa 3 ore durante le quali gli inquirenti si sono fatti accompagnare dal custode della struttura.
Sotto una fitta nevicata e con il terreno quasi impraticabile, le ricerche sono proseguite anche nel pomeriggio. Nei giorni scorsi i cani usati per seguire le piste avevano fiutato l’unica traccia sopra una porta d’emergenza sul retro del centro sportivo e non dall’ingresso principale, come avrebbe dovuto fare per tornare rapidamente a casa. Nella struttura, oltre alle palestre, si trovano anche un bar e una piscina. L’abitazione della studentessa dista meno di 700 metri.

Mille passi.

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