Roma - Una grande cabina con entrate e uscite aperte in grado di controllare in sei secondi se il passeggero ha
addosso armi o oggetti pericolosi. Senza "spogliarlo" e senza presentare rischi per la salute. È il body scanner presentato questa
mattina al terminal 5 dell’aeroporto di Roma-Fiumicino, che avvia la fase sperimentale del progetto per gli aeroporti che ospitano
stabilmente voli verso gli Stati Uniti e le destinazioni sensibili. La sperimentazione durerà dalle quattro alle sei settimane e dopo
Fiumicino toccherà a Milano-Malpensa e, a seguire, Venezia. I macchinari testati saranno di ’tipo attivò a onde millimetriche e di ’tipo
passivò che rileva le onde millimetriche emanate dal corpo umano senza alcun contributo di sorgenti esterne.
Sperimentazione Il Cisa, Comitato
interministeriale per il trasporto aereo e degli aeroporti, valuterà poi quale modello scegliere, dopo di che l’Enac procederà all’acquisto
di nuovi body scanner utilizzando due milioni di euro derivati da un proprio avanzo di amministrazione. "L’Italia continua a essere uno dei paesi occidentali che dedica maggiore attenzione alla sicurezza aerea, sia in campo tecnico
aeronautico sia in quello dell’anti-terrorismo", ha spiegato il presidente dell’Enac, Vito Riggio, aggiungendo: "La sperimentazione che
parte oggi è stata voluta dall’Enac su sollecitazione del governo, proprio per dare risposta alle nuove minacce che recentemente sono
state poste in essere nei confronti del sistema dell’aviazione civile".
Salute e privacy Le due principali perplessità sui body scanner riguardavano i rischi per la salute e la tutela della privacy. Il ministero della Salute ha
dato un parere positivo, mentre, sul secondo punto, i macchinari adottati riproducono solamente, in caso di rilevazione positiva, una
sagoma stilizzata e non l’immagine del passeggero senza vestiti.
I passeggeri sono favorevoli Pareri in larga parte favorevoli, con qualche riserva, all’utilizzo dei body
scanner oggi all’aeroporto di Fiumicino, dove prende il via la sperimentazione. È quanto emerso da un sondaggio a campione
effettuato tra i passeggeri in partenza dallo scalo romano, peraltro non direttamente interessati alla nuova strumentazione che di fatto
sarà attiva da domani al terminal T5. "Sono favorevole - dice un uomo d’affari diretto a Francoforte - per la sicurezza è importantissimo: se le cose vengono fatte con
criterio, sicuramente c’è da fidarsi. Spero, come è stato assicurato, che si utilizzino misure sicure per il rispetto della privacy e che non
ci siano rischi per la salute.
Nulla da obiettare, quindi: una maggiore sicurezza è garanzia per tutti". Sulla stessa linea un giovane diretto a Praga. "Se fossi
dovuto partire per gli Usa, sarei passato serenamente attraverso il body scanner: non mi crea alcun problema.
Prioritarie sono la tranquillità e la sicurezza per chi vola".
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