Sabrina Cottone
«La casa non è un terreno sul quale si possa fare demagogia». Piero Borghini, assessore regionale alle Politiche per la casa e alledilizia residenziale pubblica, ritiene poco praticabili le proposte della sinistra. Il progetto dellUnione per Milano è quello di tassare gli appartamenti non affittati e ridurre lIci sulla prima casa aumentando laliquota per chi possiede un numero superiore di appartamenti. «In linea di principio non sarebbe sbagliato. Lo strumento fiscale è uno dei principali che si può usare in assenza di finanziamenti diretti dello Stato, ma lIci va necessariamente usata con prudenza, è lultima risorsa fiscale rimasta ai Comuni ed è irrealistico che possano rinunciarci».
È contrario allidea di tassare gli appartamenti che i proprietari preferiscono non dare in affitto?
«Sono appena stato in Inghilterra e lì è molto utilizzata la tassa sul patrimonio immobiliare per spingere a concedere le case in locazione. Ma lì esistono grandi concentrazioni immobiliari, invece da noi la grande proprietà è rara e bisogna stare molto attenti a non penalizzare chi magari ha una casa vuota solo perché vuole darla a breve a un figlio».
E qual è la sua proposta per incentivare gli affitti senza penalizzare i piccoli proprietari?
«La sinistra ha la tendenza a usare larma fiscale come arma punitiva: invece di punire chi non affitta sarebbe bene favorire chi lo fa, per esempio incoraggiando il piccolo o medio proprietario che decide di affittare agli studenti».
Vuol dire che non la convince un intervento strutturale sullIci?
«Ho grandi dubbi sulle politiche tranchant, perché in assenza di grandi numeri, che da noi appunto mancano, sono scarsamente efficaci. Sono favorevole a politiche più selettive come è il progetto lanciato da Letizia Moratti di premiare chi affitta agli studenti a prezzi calmierati. In questo modo si combatte anche una situazione speculativa ormai pesante».
Come valuta lidea di abbassare lIci sulla prima casa e alzarla per chi ne possiede in quantità superiore?
«È un progetto poco realistico. A Milano il 70% è proprietario di casa e tutti costoro non dovrebbero pagare lIci sulla prima abitazione? Mi sembrano sparate demagogiche. La Regione Lombardia paga al Comune per le case Aler 2 milioni di euro di Ici lanno e il Comune continua a farcela pagare anche se la gestione delledilizia pubblica è in difficoltà. Attenzione a fare proposte che tolgano risorse ai Comuni».
In che modo Regione e Comune possono cooperare per risolvere il problema degli affitti?
«La Regione può finanziare progetti particolari e mirati, come le politiche per incoraggiare gli anziani a ospitare studenti o le agevolazioni per chi affitta ad altre categorie come infermieri e ricercatori. Noi, per esempio, possiamo versare contributi allUniversità perché selezioni gli studenti interessati o allAler perché selezioni gli anziani disponibili».
Quali soluzioni sono pensabili per le altre categorie di cittadini, magari socialmente meno utili?
«La risposta di lungo periodo è costruire case. Sono in costruzione case che arriveranno sul mercato tra pochi anni ma a prezzi molto alti.
Intende il fisco nazionale?
«Agire sul fisco nazionale, magari con detrazioni sullimposta sul reddito, aiuterebbe a tenere le case piene a prezzi moderati».
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