Borsa e mercati

Piazza Affari non molla: ecco i settori della finanza più solidi un mese dopo la crisi

Finanza, energia, gas: ecco chi traina Piazza Affari dopo la "botta" Credit Suisse. In un mese riprese le perdite della tempesta finanziaria.

Dopo la tempesta di Credit Suisse, Piazza Affari non molla

Piazza Affari inizia a recuperare dai danni subiti nella tempesta bancaria di Credit Suisse e a causa delle sue conseguenze sull'instabilità finanziaria globale. E molte azioni sono tornate in una fase di maggior dinamismo riportando il sereno in diversi settori per gli investitori più pazienti che non si sono abbandonati alla vendita da panico nelle prime giornate del caos.

Il Ftse Mib di Milano quotava 27.911 punti base l'8 marzo, prima dello tsunami americano su Silicon Valley Bank, il contraccolpo europeo su Credit Suisse, l'aumento dei venti recessivi su scala globale e i timori per la tenuta di Deutsche Bank in Germania. In pochi giorni era sceso a 25.494, perdendo quasi il 9% del valore. Ora a un mese dalla crisi strutturale partita dai bancari ha toccato 27.872 punti nella giornata del 14 aprile.

Sulla carta, dunque, perdite ripianate anche se c'è il tema volatilità da tenere d'occhio. Il lato positivo per gli investitori è dato dal fatto che molti titoli sono in fase espansiva sulla scia delle anticipazioni di solide trimestrali o dei risultati finali del 2022 che lasciano presagire cedole importanti. E questo crea un nesso positivo tra lo status dell'economia reale e la borsa che vede la prima influenzare la seconda. Spingendo molte azioni a dati positivi.

Energia e utilities in campo con buoni numeri

Nel periodo 17 aprile-14 marzo tra i best performer di Piazza Affari molti titoli legati al mondo delle utilities e della produzione di energia. Comprese le società partecipate autrici di un rinnovo dei vertici nelle scorse giornate.

Acea (+7,49%), la multiutility romana, è autrice di un rimbalzo positivo che è tuttavia addirittura sopravanzato da quello compiuto da altre omologhe sparse per l'Italia. Hera, l'azienda di erogazione servizi emiliana che ha recentemente rinnovato il CdA ed ha annunciato risultati notevoli per il 2022, cresce del 13,22% e recupera le perdite di marzo portando la crescita dall'1 gennaio al 7,22%. In volo addirittura la lombarda A2A, che quest'annno consegnerà agli azionisti, primi fra tutti i comuni di Milano e Brescia, un dividendo corposo: +16,19% per lei.

Italgas (+12,75%) e Snam (+10,59%) sono invece trainate nell'ultimo mese dall'annunciata volontà del governo Meloni di promuovere politiche espansive per quanto riguarda gli investimenti infrastrutturali nella rete di trasportazione gasiera. La prospettiva di essere protagoniste della fase di espansione dell'energia italiana alimenta il rally sui titoli delle due partecipate pubbliche nel settore dell'infrastruttura energetica.

Terna (+8%), Eni (+9,25%) e Enel (+10,14%) corrono mentre si annunciano i ricchi dividendi per il 2022 e le nomine promuovono un ricambio soft ai vertici. Il mercato nell'ultimo mese ha inoltre premiato la stabilità di queste aziende per i risultati virtuosi delle loro obbligazioni, "bene rifugio" per chi vuole sfuggire alla volatilità.

La finanza rimbalza a Piazza Affari

Al contempo, risulta positivo il dato che vede banche, società di assicurazione e enti legati alla promozione del risparmio riprendere quota dopo lo shock della seconda metà di marzo. Finanza e bancari non sono a terra. E l'Italia si inserisce in un trend che vale per tutto l'Occidente. Anna Cooban, commentatrice economica della Cnn, sottolinea come positiva la notizia che vede i big della finanza non essere travolti da crisi di sistema di fronte a una tempesta finanziaria legata alla presenza di attori più fragili.

Per Cooban, questo significa che la bontà delle azioni operative della maggior parte delle banche, ampiamente in utile, e le prospettive di dividendi reali non stanno scacciando gli investitori: "il rendimento medio da dividendi per le azioni bancarie in Europa – la quantità di denaro che una società paga ai suoi azionisti ogni anno in proporzione al prezzo delle sue azioni – è ora di circa il 7%, ha affermato Ciaran Callaghan, responsabile della ricerca azionaria europea presso Amundi, una società di gestione patrimoniale francese".

Nella finanza italiana la "regina" nell'ultimo mese è Tamburi Investment Partners, la società di private equity dei "signori del futuro" che ha annunciato utili nel 2022 per 139 milioni di euro e risultati record per tutte le 31 partecipate. Il +18,22% della boutique di Giovanni Tamburi mostra che la competenza premia e i mercati lo sanno, rifiutando scommesse al buio.

Passando ad attori di taglia più sistemica, Unicredit fa +11,08% scacciando ogni timore sulla tenuta dei conti di Piazza Gae Aulenti. L'operazione di consolidamento promossa dal Ceo Andrea Orcel inizia a far pagare i suoi frutti e la tenuta della banca nella tempesta di Credit Suisse ha mostrato i risultati dell'operazione di dimagrimento sui crediti deterioriati e le attività a rischio. Intesa (+2,47%) recupera con gli interessi perdite che erano state più contenute.

Ampiamente positivi anche i ritorni per i gruppi assicurativi di maggiore proiezione finanziaria nel nostro paese: Unipol e Generali sono cresciute entrambe del 6%.

Tecnologia in grande spolvero

La tecnologia e il campo delle aziende innovative sono infine i settori dove maggiormente si possono analizzare consolidati margini di crescita. A partire dall'aumento attorno al 6% della regina della Difesa, Leonardo, e di Piaggio, proiettata a un rilancio delle componenti ad alta innovazione oltre al tradizionale business dei trasporti.

Inwit fa +11,95% mentre si rincorrono le voci di una possibile Opa di Ardian nei prossimi mesi e la filiale italiana del colosso della tecnologia Micron cresce di poco meno del 13% sulla scia dei piani europei per il rilancio della produzione tecnologica nel Vecchio Continente. Un fatto che spinge anche Intel a Piazza Affari: +15,92% per le azioni del colosso americano.

La società di produzione software Neurosoft lancia risultati positivi e vola al +23%. Segno che la tecnologia premia anche attori tradizionalmente più di basso profilo, confermato dai dati record per Piazza Affari, che sono di una società di ricerca nell'ambito healthcare: su del 77,78%. Il secondo posto? Solid World, giovane player della stampa 3D, che cresce del 42,86% in un mese. Ritorni invidiabili per un settore di frontiera in cui i ritorni sono garantiti e le prospettive industriali fanno pensare a un sempre maggiore protagonismo.

Proiettatosi a cascata su Piazza Affari e sui suoi risultati di breve, medio e lungo termine.

Commenti