Borsa, mattone e motociclette: ecco come spendono i consiglieri

Dichiarazione dei redditi. Pubblicato il Bollettino 2006: Berlusconi è il Paperone dell’aula, secondo Montalbetti, Milly Moratti non rinuncia al Maggiolone, a Palmeri invece hanno rubato lo scooter

Borsa, mattone e motociclette: 
ecco come spendono i consiglieri

Ambientalista convinta e paladina del centro chiuso alle auto, ma Milly Moratti al suo Maggiolone dal motore (superinquinante) del 1971 non rinuncia. Compare ancora sul bollettino dei redditi 2006 dei consiglieri comunali pubblicato ieri, dove la cognata del sindaco e capogruppo della Lista Ferrante, con 16.455 euro dichiarati, perde il «primato» del reddito più basso avuto sotto l’amministrazione Albertini. In compenso, con otto immobili e un magazzino di proprietà, vanta un patrimonio da «principessa» del mattone. Settore in cui a farla da padrone è il consigliere del Pd Ettore Martinelli, avvocato di 39 anni, che ha ben 27 immobili e sette terreni in comproprietà sparsi tra Villa Franca Lodigiana e Bagnone, in provincia di Massa Carrara, più una casa di proprietà a Milano. Per il presidente dell’aula Manfredi Palmeri, 35 anni e un reddito di quasi 81mila euro, ben dieci immobili in comproprietà e uno di proprietà a Palermo, terreni a Vulcano e Salemi. Ma il «Paperone» di Palazzo Marino nel 2006 era ancora Silvio Berlusconi, che si è dimesso poi dalla carica di consigliere nel maggio del 2008. Oltre ad un reddito Irpef di oltre 139 milioni di euro ha dichiarato tra l’altro la proprietà di cinque immobili e due box a Milano, tre auto di lusso (una Bmw 750, una Mercedes 600 e un’Audi A6) e tre barche: la «San Maurizio» immatricolata nel ’77, la «Principessa Vai Via» del ’65 e una modello Magnum 70 del 1990. Dopo di lui, il più ricco dei consiglieri è di nuovo Carlo Montalbetti della Lista Ferrante (oltre 268mila euro) seguito dal capogruppo della Lista Moratti, Paolo Gradnik (circa 196mila, e tra i beni dichiarati ci sono una Porche, una Mini, una Vespa 150, due immobili a Milano e uno a Camogli) e da Giancarlo Pagliarini (157mila euro) passato dalla Lega al Gruppo misto. Solo quarta (escludendo dalla classifica Berlusconi, che oggi non fa più parte dell’aula) Letizia Moratti, che nel 2006 ha dichiarato 140.357 euro, perdendo la «sfida» con il suo predecessore, Gabriele Albertini (oltre 242mila euro di reddito, oltre alla storica Vespa 150) ma anche 43mila rispetto al 2005, Per il sindaco anche un immobile e un terreno in comproprietà a Rivarolo del Re e Uniti, in provincia di Cremona. Oltre a lei e al premier, sono dodici i consiglieri con oltre centomila euro.
Nella classifica dei redditi più bassi, il primo posto tocca al più giovane dell’aula, l’azzurro Lorenzo Malagola che ha 27 anni e due anni fa dichiarava 4.682 euro. Poco di più l’altro giovanissimo, Pierfrancesco Maran del Pd, 29 anni e 6.215 euro dichiarati. Seguono Giovanni Pezzimenti di Fi (6.490 euro, ma anche una Mini Cooper e una Vespa 50), Marco Granelli del Pd (8.829 euro) e il capogruppo dei Comunisti italiani Francesco Rizzati (13.174 euro), che dichiara anche di essersi avvalso per la campagna elettorale «solo di materiali e mezzi propagandistici predisposti dal partito».
Se Milly Moratti non abbandona il vecchio Maggiolone, dal bollettino risulta che sette consiglieri (Carmine Abagnale, Gianfranco Baldassarre, Carmelo Gambitta, Pezzimenti, Giuseppe Landonio, Aldo Ugliano e Gradnik), in coincidenza con l’avvio dell’Ecopass, hanno acquistato un’auto nuova (e tendenzialmente più ecologica), mentre tre (Paolo Bianco, Pasquale Salvatore e Marco Osnato) hanno detto addio alla vecchia. Se Osnato, che è anche presidente della Commissione Trasporti e appassionato di due ruote oltre alla Land Rover ha venduto anche due moto per acquistarne subito di nuove (una Bmw e una Honda), a Manfredi Palmeri hanno rubato nel luglio 2007 il motorino Liberty Piaggio. Consiglieri anche appassionati di Borsa. Se Palmeri ha ironizzato sulle 3.

500 azioni Parmalat acquistate nel 2003 («purtroppo, anch’io faccio parte della schiera dei turlupinati») c’è chi come Basilio Rizzo della Lista Fo possiede tra le altre un’azione «simbolica» in Sea e in Ansaldo Trasporti e chi come Francesco Triscari (Fi) ha partecipazioni in 38 società diverse.

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