Milano - Chiusura in lieve calo per le principali borse europee, che sul finale hanno limitato le perdite sulla scia di Wall Street. A Milano il Mibtel ha terminato la seduta a -0,2% e l’S&P/Mib a -0,15%. Tra i titoli, seduta brillante per Lottomatica, che ha beneficiato del rafforzamento del dollaro. Bene Enel ed Eni, mentre hanno perso terreno Finmeccanica, che avvicina i prezzi dell’aumento di capitale, e Prysmian. Unicredit (-2,83%) torna sopra i 2 euro in chiusura.
Seduta volatile per le Borse europee Gli indici del Vecchio Continente hanno chiuso contrastati, recuperando comunque gran parte delle perdite della giornata spinti da Wall Street che, dopo una partenza altalenante, sta viaggiando in deciso rialzo grazie al rimbalzo dei titoli energetici, in scia al rialzo del prezzo del petrolio. A Francoforte il Dax l’1,13%, a Madrid l’Ibex35 il 2,05%, mentre a Parigi il Cac40 ha guadagnato lo 0,38%, ad Amsterdam l’Aex l’1,09%, a Londra il Ftse100 l’1,16%. Dopo lo scivolone di ieri Wall Street, con il Dow Jones che ha perso un altro 5,69% sui crescenti timori di una recessione economica, le Borse asiatiche hanno aperto questa mattina in netto ribasso, gravate anche dal calo delle esportazioni giapponesi verso l’Occidente: Tokyo -2,46%, Seoul -7,48%, Hong Kong -4,7%. I listini europei hanno aperto la seduta misti per poi virare pesantemente al ribasso, trascinati dalla debacle dei titoli auto, appesantiti dal profit warning della tedesca Daimler. Con l’apertura positiva di Wall Street gli indici del Vecchio Continente hanno limato le perdite per poi peggiorare nuovamente con il breve passaggio in rosso della Borsa Usa. Il ritorno in positivo di Wall Street ha successivamente ridato un po' di sollievo all’Europa sul finale di seduta.
L’euro rimbalza sul dollaro A fine seduta sulla scia dell’andamento positivo dei mercati finanziari. Le borse europee hanno azzerato le perdite trainate da Wall Street che viaggia in positivo. La moneta unica passa di mano a 1,2867 dollari, dopo aver toccato i minimi da due anni scendendo fino a 1,2730 dollari, e risale sullo yen portandosi a quota 125,72
Berlusconi e il fondo mondiale "Credo che potremo varare delle misure importanti a sostegno delle imprese". A sottolinearlo è il premier Silvio Berlusconi che, pur non indicando cifre, garantisce che un fondo per queste misure "è già stato trovato". Berlusconi spiega le sue intenzioni: "Vorremmo mettere in campo delle misure che incentivassero l’innovazione delle aziende per le quali abbiamo già trovato i fondi, non minori ma di entità importante e senza variare la nostra condotta nei riguardi dell’impegno di Maastricht. Abbiamo lavorato con il ministro dello Sviluppo Scajola e con il ministro Tremonti per importanti supporti ai consorzi fidi. Sono misure a sostegno soprattutto delle imprese che vorranno essere innovative e anche per quanto riguarda l’innovazione del settore degli elettrodomestici, a fronte di impegni precisi delle aziende". Il presidente del Consiglio promette che "il governo intende mettere in campo misure per incentivare l’innovazione delle aziende anche per quanto riguarda il parco elettrodomestici".
La mossa di Parigi Il presidente francese Nicolas Sarkozy intende lanciare un fondo per intervenire in aiuto delle società strategiche che hanno bisogno di finanziamenti. Sarkozy lo ha annunciato nel corso di una visita in una fabbrica. Più tardi è atteso un suo discorso in cui dovrebbe dettagliare una serie di misure governative per stimolare l’economia.
Mercati asiatici colpiti dalla sfiducia Nuova chiusura al ribasso per le Borse asiatiche, gravate dal calo delle esportazioni giapponesi verso l’Occidente, mentre l’euro ha toccato oggi il livello più basso di fronte allo yen da oltre sei anni. La borsa di Tokyo, principale piazza finanziaria asiatica, ha chiuso in ribasso del 2,46%, dopo aver ceduto oltre il 7,5% nel corso della seduta. Dopo la chiusura di ieri di Wall Street a -5,69%, oggi gli investitori nipponici hanno mostrato preoccupazione per le ripercussioni della crisi sulle esportazioni del paese, uno dei motori dell’economia nazionale. L’avanzo commerciale nipponico è crollato del 94,1% a settembre, rispetto a un anno fa, a causa di un netto calo della domanda proveniente da America settentrionale e Europa Occidentale. A preoccupare è anche l’apprezzamento dello Yen, che penalizza gli esportatori: l’euro è sceso sotto i 124 yen per la prima volta in sei anni. La valuta europea ha perso valore anche nel cambio con il dollaro, scendendo sotto la soglia di 1,28 dollari. "Il mercato reagisce al rafforzamento dello yen e al tonfo della Borsa statunitense", ha spiegato Tomoko Fujii, economista della Bank of America a Tokyo. "In generale gli investitori giapponesi si mostrano più prudenti di fronte ai rischi e questo tende a sostenere lo Yen» ha detto Tomoko Fujii.
Sul fronte bancario, la Banca del Giappone ha ripreso oggi i suoi interventi di urgenza sul mercato monetario a breve termine, immettendo liquidità per 4,8 miliardi di euro. Nel resto dell’Asia, la Borsa di Seoul ha chiuso a -7,48%, mentre Sydney ha perso il 4,4%. A metà seduta, Hong Kong perde il 4,65%, Bombay il 2,84%, Shanghai l’1,17% e Singapore il 2,69%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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