Borse, Bernanke: "Servono nuovi stimoli fiscali" E i mercati europei decollano: Milano +2,65%

In Oriente e nel Vecchio Continente si diffonde la fiducia, bene Wall Street. Rassicura l'operazione decisa dal governo olandese per il salvataggio di Ing. Settimo calo consecutivo per l'Euribor. Bush: "Pronti a un nuovo pacchetto di stimoli fiscali"

Borse, Bernanke: "Servono nuovi stimoli fiscali" 
E i mercati europei decollano: Milano +2,65%

Milano - Un lunedì niente male. Dopo una seduta brillante da parte delle Borse asiatiche, anche l'Europa mette un carico di fiducia nel motore. L'andatura delle piazze del Vecchio Continente è confortante, all’indomani dell’ingresso del governo olandese nel capitale di Ing. E sul finale un vivace rialzo per tutte le piazze europee dopo che il presidente della Fed, Ben Bernanake, ha detto di essere a favore di nuove misure fiscali per stimolare l’economia americana. Il Mibtel ha chiuso in progresso del 2,65% e l’S&P/Mib del 2,48%.

Indici europei positivi Le Borse europee chiudono in deciso rialzo la prima seduta della settimana, sulla scia dell’andamento positivo di Wall Street. Sembrano attenuarsi i timori di recessione dell’economia, come conseguenza della crisi finanziaria mondiale: le misure adottate nelle scorse settimane dai Paesi dell’area euro e degli Stati Uniti a sostegno delle banche stanno rassicurando gli investitori. Da ultimo è arrivato il sostegno del governo olandese a favore di Ing: lo Stato acquisterà l’8,5% del gruppo per un controvalore di 10 miliardi di euro. Migliore piazza europea è Amsterdam, trainata dal rally di Ing (+28,3%): l’indice Aex ha chiuso in rialzo del 6,8%. Seguono Londra, dove il Ftse100 ha chiuso in rialzo del 5,41%, e Parigi (Cac40 +3,56%). In deciso rialzo anche gli indici di Piazza Affari: il Mibtel ha guadagnato il 2,65%, l’S&P/Mib il 2,48%. A Francoforte il Dax ha limitato i rialzi (+1,12%), appesantito dal tonfo di Volkswagen (-23,7%).

Piazza Affari mantiene il rialzo Piazza Affari chiude in rialzo. Il Mibtel segna un incremento del 2,65% a 16.969 punti, mentre lo S&P/Mib sale del 2,48% a 22.182 punti. In terreno positivo anche il Midex (+2,30% a 19.579 punti) e l’All Stars (+0,74% a 9.408 punti). Intanto l’ euro scende ancora, sotto 1,33 dollari (minimo di seduta a 1,3289, massimo a 1,3530) nella giornata in cui il mercato punta al 100% su un nuovo taglio del costo del denaro da parte della Fed il 29 ottobre.

Bene Wall Street che chiude in deciso rialzo con l'indice Dow Jones in crescita del 4,67% a 9.265,43 punti. Guadagna anche il Nasdaq, +3,43% a 1770,03 punti, e lo Standard and Poor 500, +4,77% a 985,39 punti.

Fed: "Servono sgravi fiscali" Prendere in considerazione nuove misure di stimolo fiscale è "appropriato". Parlando davanti alla Commissione Bilancio della Camera, il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, sottolinea le "deboli" prospettive dell’economia americana per il prossimo anno. Bernanke dunque appoggia l’ipotesi di un nuovo pacchetto di stimoli fiscali prendendo le distanze dalla posizione assunta dalla Casa Bianca, e ha anche esortato il governo a prendere in considerazione misure che possano "aiutare l’accesso al credito da parte di consumatori, proprietari di case e imprese". Interventi in questa direzione - ha aggiunto il numero uno della Fed - "potrebbero essere particolarmente efficaci per promuovere la crescita economica e la creazione di posti di lavoro". Per Bernanke, in vista della "probabile debolezza dell’economia nei prossimi trimestri" e dei "rischi di un rallentamento prolungato" appare "appropriato" che "a questo punto il Congresso prenda in esame un pacchetto fiscale". In particolare, Bernanke ha evidenziato il rischio di un calo degli investimenti nei mesi a venire e di una ulteriore contrazione nell’edilizia residenziale nel 2009, aggiungendo che il ribasso dei prezzi delle materie prime e il rallentamento dell’economia "potrebbero far scendere l’inflazione su livelli compatibili con la stabilità dei prezzi". Il presidente della Fed si è anche detto "fiducioso" che i recenti interventi varati dal governo "aiuteranno a normalizzare il mercato del credito" anche se è "troppo presto per vederne gli effetti", precisando tuttavia che una "stabilizzazione del credito non riuscirà a far ripartire l’economia in tempi rapidi".

L'appoggio di Bush Il presidente Usa George W. Bush è aperto all’idea di un nuovo pacchetto di stimoli per l’economia. A bordo dell’AirForceOne che portava Bush in Lousiana, la Perino ha detto: "rimaniamo aperti all’idea" di un secondo pacchetto di stimoli economici, ma "dobbiamo vedere quando il Congresso riprende a riunirsi, se decide di procedere, quale sorta di pacchetto vogliono trasformare in legge e vedere come potrebbe stimolare l’economia". Fino ad oggi Bush era apparso piuttosto tiepido sull’ipotesi di un secondo pacchetto di incentivi, e la Perino ha riconosciuto che le parole oggi al Congresso di Ben Bernanke, il presidente della Fed, favorevole a nuove spese pubbliche, hanno avuto una certa influenza. Secondo la portavoce della Casa Bianca, Bush sta raccogliendo i pareri di tutti i suoi consiglieri economici, e "naturalmente Ben Bernanke è uno dei più importanti".

L'allarme dell'Ilo La crisi finanziaria rischia di creare 20 milioni di disoccupati entro la fine del 2009. A lanciare l'allarme è stato il direttore generale dell’Agenzia internazionale sul Lavoro (Ilo), Juan Somavia. A livello globale "il numero di disoccupati potrebbe salire dai 190 milioni del 2007 a 210 milioni a fine 2009" ha affermato nel corso di una conferenza. E queste prospettive potrebbero anche aggravarsi, a seconda della gravità delle ricadute della tempesta finanziaria sull'economia reale. "Abbiamo bisogno di un a rapida azione coordinata dei governi - ha sottolineato Somavia - per prevenire una crisi sociale che potrebbe rivelarsi grave, prolungata e globale". L’Ilo è un ente internazionale che fa parte dell’Onu.

Scende l'Euribor Scende ancora il tasso Euribor, per la settima seduta di fila, ai minimi da inizio settembre, toccando la soglia chiave del 5%. Il tasso chiave per i prestiti interbancari sulla scadenza a tre mesi, che copre la critica scadenza di fine anno, è stato fissato oggi al 5,00% dal 5,045% di venerdì, il livello più basso dopo il 4,959% del 10 settembre scorso. Questa scadenza aveva registrato il suo massimo a 5,393% gli scorsi 8 e 9 ottobre. Un calo anche maggiore si è registrato sulla scadenza a sei mesi fissata oggi a 5,063 da 5,117% di venerdì, dopo un massimo di 14 anni a 5,448% del 9 ottobre scorso, raggiungendo un minimo da inizio settembre. La settimana è stata fissata a 3,974% da 4,015%.

L'Asia va Avvio di settimana brillante per le principali Borse di Asia e Pacifico, che, a dispetto della chiusura negativa di Wall Street di venerdì scorso, proseguono con la linea rialzista che ha caratterizzato l’Europa. Tokyo chiude con un rialzo del 3,5%, Hong Kong del 6%, Sidney del 4% e Seul del 2,2%.

L’intervento dei governi per arginare gli effetti sull’economia reale della crisi finanziaria mondiale, tra cui anche l’operazione Ing annunciata ieri ad Amsterdam, ha spinto sulla piazza di Tokyo i grandi esportatori come Nissan (+8,88%), agevolata anche dalla raccomandazione di acquisto di Ubs, alla luce anche del livello di prezzo raggiunto dal gruppo dopo i recenti scivoloni che hanno interessato l’intero comparto a livello mondiale.

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