Borse europee in rosso: bruciati 140 miliardi Usa, crolla il petrolio

Tornano a tremare i mercati finanziari travolti da una nuova ondata di paura. Nuovo record dell’euro sul dollaro oltre quota 1,60. Petrolio in picchiata sotto i 139 dollari al barile. Bernanke: "Rischi per la crescita"

Borse europee in rosso: 
bruciati 140 miliardi 
Usa, crolla il petrolio

Milano - Nuovo sprofondo per le Borse europee. I 600 maggiori titoli quotati sui listini del Vecchio continente hanno bruciato 140 miliardi di euro di capitalizzazione. Il Ftse-100 di Londra ha chiuso la seduta in ribasso del 2,42%. Chiusura negativa anche per il Dax di Francoforte, che ha archiviato la seduta in calo dell’1,91%. A Parigi il Cac-40 ha registrato -1,96%. E anche Piazza Affari paga pesantemente con un -2,5%.

Piazza Affari male Seduta da dimenticare per Piazza Affari che arriva al giro di boa in profondo rosso oppressa dai rinnovati timori legati ai problemi creditizi. Ad accrescere ulteriormente il nervosismo sui titoli finanziari, le notizie provenienti dall’Olanda, dove Afm, l’organo di vigilanza sui mercati, ha avviato indagini sul piano di risanamento del gruppo Fortis. Il titolo della banca belga-olandese cede oltre il 14% ad Amsterdam. Pesano anche le preoccupazioni legate all’inflazione, dopo che in giugno l’indice italiano è salito del 3,8% su base tendenziale. Nel frattempo proseguono la corsa dei prezzi del greggio e la contemporanea discesa del dollaro.

Torna la paura sui mercati Tornano a tremare i mercati finanziari travolti da una nuova ondata di paura. Il piano messo a punto dalla Fed e dal Tesoro Usa per salvare i due colossi dei mutui Fannie Mae e Freddie Mac non è riuscito a esorcizzare i timori per la tenuta del sistema finanziario americano. E a distanza di quasi un anno si torna ad assistere alle corse agli sportelli dei risparmiatori. Così come era accaduto lo scorso agosto per la britannica Northern Rock, oggi in California anche le filiali della Indymac sono state prese d’assalto dopo l’annuncio del fallimento della banca e il passaggio sotto il controllo delle autorità federali americane.

Bernanke: "Rischi per la crescita" Il presidente della Fed, Ben Bernanke, in audizione al Congresso ha sottolineato che i mercati finanziari restano sotto pressione e che la priorità della banca centrale americana è riportare la stabilità. Bernanke ha anche messo in guardia sull’aumento dei rischi per la crescita e per l’inflazione. Dal canto suo il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, ha chiesto al Congresso di approvare velocemente il piano di salvataggio di Fannie Mae e Freddie Mac che non hanno superato il test dei mercati. Secondo Bush le due agenzie parastatali devono continuare ad avere azionisti privati.

Euro alle stelle, greggio in picchiata La moneta unica del Vecchio Continente ha toccato un record contro un dollaro ampiamente in calo. Dopo aver toccato sugli schermi il nuovo record storico a 1,6038 con il dollaro l’euro ha limato leggermete e quota alle 11,47 italiane attorno a 1,599. Dopo un primo, forte rialzo del barile che ha segnato in mattinata i 146,55 dollari, l'oro nero è arrivato a perdere 9,23 dollari al mercato di New York. Così il greggio con consegna ad agosto è scambiato a 138,83 dollari al barile.

Nuovo picco del diesel Benzina e gasolio toccano oggi un nuovo prezzo record, spingendosi fino a quota 1,560 euro al litro. A rialzare fino a questo livello i listini dei prezzi consigliati ai propri gestori è stata Shell, secondo quanto riferisce Quotidiano Energia. Ma un’ondata di rincari si registra anche per altri marchi: verde e diesel sono a ridosso del nuovo picco per tutte le compagnie, con prezzi compresi tra 1,554 e 1,559 euro. Gli aumenti messi a segno oggi superano, in alcuni casi, il centesimo di euro al litro rispetto ai prezzi consigliati di ieri. Benzina e diesel hanno ripreso a correre la scorsa settimana, risentendo del rialzo delle quotazioni petrolifere, schizzate ai nuovi massimi. Dopo essere rimasti fermi per diverse settimane, l’8 luglio il listini si sono portati oltre la soglia di 1,55, toccando quota 1,551.

Il giorno dopo si sono registrati altri rincari che hanno portato i prezzi a 1,553 euro al litro. Sabato scorso ancora rialzi, fino a 1,558 euro. I listini, quindi, si avvicinano sempre di più alla soglia degli 1,60 euro al litro. E la spesa per un pieno di un’auto di media cilindrata è intorno ai 78 euro.

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