Milano - Dopo una partenza a razzo sulla scia del rally furioso di ieri di Wall Strett (Dow Jones +10,88%) e stamattina di Tokyo (Nikkei +6,41%), le Borse europee proseguono in deciso recupero (Dj Stoxx 600 +5%). A Parigi il Cac40 guadagna il 9,23% seguito da Londra (+8,05%) e Zurigo (+5,56%). Sempre in controtendenza Francoforte: l’indice Dax ha perso lo 0,45%, in scia alle prese di beneficio scattate su Volkwagen, dopo due giorni in volata. La volata delle Borse europee permette ai listini del Vecchio Continente di recuperare circa 341 miliardi di capitalizzazione. Nella seduta di oggi l'indice paneuropeo Dj Stoxx 600 è infatti balzato del 7,16%, riportando la capitalizzazione complessiva dei listini europei sopra i 5mila miliardi di euro.
Piazza Affari congela il rialzo Dopo sei giorni negativi torna a sorridere anche Milano con un rialzo record. Il Mibtel è salito dell'8,48% a 15.874 punti e lo S&P/Mib del 9,87% a 20.466 punti. Intesa Sanpaolo si guadagna la maglia rosa del listino principale della piazza milanese. Dopo gli scivoloni delle ultime sedute, l'istituto balza del 17,51% a 2,55 euro. Unicredit, tempestata dalle vendite nei giorni scorsi, sale dell'11,21% a 1,7 euro. Bene anche Banco Popolare (+10,60%), Mps (+8,29%), Bpm (+3,49%), Ubi Banca (+11,31%) e Mediobanca (+1,29%). Fra i titoli del comparto assicurativo Generali guadagna il 5,50% a 19,17 euro, mentre la controllata Alleanza sale del 6,50% dopo la presentazione dei dati dei nove mesi, che registrano un utile netto consolidato di 381,5 milioni di euro, in aumento del 18,3% sullo stesso periodo del 2007. Fondiaria-Sai segna un progresso del 2% e Unipol dell’1,05%. Positiva anche Fiat, in rialzo del 6,53% a 5,66 euro. Telecom Italia sale del 5,97% a 0,87 euro. Stm guadagna il 4,31% a 6,46 euro. Fra gli altri titoli dell'S&PMib Finmeccanica è in rialzo del 7,54%, Impregilo del 12,87%, Luxottica del 5% e Parmalat +4,14%.
Consob e vendite allo scoperto Lo stop alle vendite allo scoperto deciso dalla Consob durerà sino a fine anno. Sarà infatti prorogata al 31 dicembre 2008 la delibera del 10 ottobre scorso, "in base alla quale la vendita di tutte le azioni quotate nei mercati regolamentati italiani e ivi negoziate deve essere assistita dalla proprietà e dalla disponibilità dei titoli da parte dell'ordinante al momento dell'ordine e fino alla data di regolamento dell’operazione". La Commissione, afferma una nota, "monitorerà l'andamento dei mercati per verificare costantemente il permanere dei presupposti alla base del provvedimento".
La Fed dà una mano a Wall Street A meno di un’ora dall’apertura delle contrattazioni i listini di Wall Street tornano in territorio positivo. Il Dow Jones guadagna 43,33 punti (+0,48%) a 9.108,45 punti, il Nasdaq sale di 0,71 punti (+0,04%) a quota 1.650,18. In aumento anche lo S&P 500 che mostra un rialzo di 1,34 punti (+0,14%) a 941,85 punti. Sull’andamento degli scambi odierni influisce l’attesa per la decisione della Fed sui tassi di interesse dei Fed Funds americani. Puntuale la Banca Centrale americana taglia ufficialmente di mezzo punto percentuale i tassi, portandoli dall'1,5 all'1%. L'economia statunitense ha registrato un "marcato rallentamento" così la Fed motiva la decisione, presa all'unanimità, di tagliare il costo del denaro all'1%. La Riserva federale si dice pronta a ridurre ancora il costo del denaro. Il tasso-base è tornato ai minimi degli anni '50, agli stessi livelli del giugno 2003, quando la banca centrale decise una drastica riduzione per rilanciare l'economia dopo l'11 settembre.
Il 26 novembre piano Ue per la ripresa Il 26 novembre la Commissione Ue presenterà "un piano complessivo per la ripresa Ue" basato su misure mirate a corto termine. Secondo il presidente della Commissione Ue Barroso, il piano ha l’obiettivo di venire incontro alle famiglie e ridurre al minimo la disoccupazione. Barroso ha spiegato che le misure a breve termine che saranno presentate a novembre andranno ad integrarsi a quelle a medio e lungo termine previste nella strategia di crescita e di sviluppo Ue. Barroso ha, quindi, spiegato che fra le iniziative ci sarà anche un rafforzamento dell’efficacia del Fondo sociale europeo e un maggiore coordinamento per rafforzare la solidarietà a livello europeo. "La cooperazione europea non è un optional", ha indicato il presidente dell’euroesecutivo, il quale ha sottolineato come "ora è il momento di un coordinamento più ampio delle politiche economiche". "Dobbiamo utilizzare tutta la flessibilità - ha sottolineato - che abbiamo sul fronte dei sussidi statali e coordinare in questo campo gli interventi degli Stati nazionali". L’agenda europea sul cambiamento climatico e l’energia - ha aggiunto poi è "parte della soluzione" per fronteggiare la crisi economica mondiale.
L'invito di Berlusconi: "Nervi saldi" "La realtà è che le aziende fanno gli stessi fatturati e gli stessi utili di prima. Questa crisi non può essere realistica, c’è qualcosa che non funziona. Con queste valutazioni nessuno vende più e tutti si tengono le azioni nel cassetto". Silvio Berlusconi, parlando alla Confcommercio, torna sulla crisi finanziaria internazionale: "La cosa che non si deve fare è diffondere il panico e il pessimismo. Il pessimismo negativo influisce sui consumi e sulla vita delle imprese. Bisogna quindi tenere i nervi saldi e stare tranquilli". Secondo il premier, infatti, la situazione delle Borse attualmente "non è realistica". Il presidente del Consiglio ha fatto presente come si verifichino andamenti negativi delle Borse anche quando "le aziende fanno lo stesso fatturato, gli stessi utili, gli stessi dividendi". Ci sono casi in cui "valgono il 70% in meno, dunque la situazione non è realistica. A queste valutazioni nessuno vende più, oppure deve vendere a quei valori". Il premier ha anche riferito che paradossalmente in questo momento "ci sono banche che hanno difficoltà ad accettare depositi importanti". Infine, Berlusconi ha fatto sapere che, qualora "gli istituti ritengono di voler aumentare la loro disponibilità liquida e di patrimonio, lo Stato è pronto a intervenire, ma mai come imperio e sempre rispondendo a richiesta degli istituti". "Lo Stato, cioè - ha aggiunto - può sottoscrivere delle obbligazioni, azioni di risparmio o obbligazioni convertibili, che sarà possibile convertire su richiesta delle banche".
La volata di Tokyo Nuova impennata alla Borsa di Tokyo che, dopo il tonfo di lunedì ai minimi da 26 anni, in armonia con il rimbalzo in atto sulle principali piazze finanziarie mondiali ha fatto segnare il secondo recupero di fila, seppure al termine di una giornata contrastata. La tendenza positiva, oltre che dall’influenza degli ottimi risultati registrati in serata a Wall Street (Dow Jones +10,88%; Nasdaq +9,53%), è stata alimentata dall’ulteriore indebolimento dello yen sui mercati valutari, di cui hanno beneficiato soprattutto i settori maggiormente esposti in termini di export. Le preoccupazioni degli investitori nipponici per le potenziali ripercussioni della crisi economica globale in corso, e della recessione che si profila, tuttavia restano ferme; e gran parte degli scambi sono consistiti in acquisti speculativi di titoli deprezzati. In chiusura l’indice Nikkei ha comunque raggiunto quota 8.
211,90 dopo aver guadagnato 589,98 punti pari al 7,74%. Buono anche l’andamento odierno del Topix relativo all’intero listino, che a sua volta è cresciuto di 46,29 punti pari al 5,90% per attestarsi infine a quota 830,32.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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