Brunetta: sinistra elitaria e parassitaria Sta preparando un vero colpo di Stato

Il ministro della Pubblica amministrazione da Cortina lancia un pesante attacco contro l'opposizione: "La sinistra 'per male' vada a morire ammazzata... La sinistra 'per bene' si svincoli dalle elite legate alle rendite editoriali, finanziarie, burocratiche, cinematografiche, culturali". La Finocchiaro: "Insulti sguaiati"

Brunetta: sinistra elitaria e parassitaria 
Sta preparando un vero colpo di Stato

Cortina - "Ci sono elite irresponsabili che stanno preparando un vero e proprio colpo di stato". Brunetta, attacca ancora la sinistra "elitaria e parassitaria", accusandola di preparare un colpo di Stato. Alla "sinistra per male" manda a dire: "Vada a morire ammazzata... Mentre gestivamo la crisi non abbiamo visto l’opposizione. E questo per la democrazia è un problema. Abbiamo visto - ha detto Brunetta - le elite, o sedicenti tali, impegnate a buttare giù il governo. Sono sempre le solite: quelle delle rendite editoriali, finanziarie, burocratiche, cinematografiche e culturali, che hanno combattuto il governo reo di aver cominciato a colpire le case matte della rendita". Alla "sinistra perbene" Brunetta rivolge l’invito: "Propongo una lotta di liberazione per i compagni della sinistra. Tornate alla politica, allo scontro politico, senza farvi dettare l’agenda dai giornali. Lo dico alla sinistra sindacale, politica e culturale perbene. Quella che è 'per male' vada pure a morire ammazzata... Lor signori - ha concluso Brunetta - stanno preparando un vero e proprio colpo di Stato, che noi combatteremo con la ricostruzione dell’Aquila interagendo con la gente, varando un grande piano per il Mezzogiorno. Noi vogliamo confrontarci con l’opposizione istituzionale, non quella delle rendite".

Alla Chiesa "Dobbiamo lavorare anche con la Chiesa e nei settori, lo dico da laico mangiapreti, dove la Chiesa fa meglio dello Stato". Brunetta lancia un ponte per recuperare il rapporto con il Vaticano ma allo stesso tempo pianta dei polemici paletti: "Certamente non collaboreremo con certi esponenti che giocano al massacro, che fanno ideologie politiche con la tonaca. Mai - conclude - la Chiesa ha avuto tanto dallo Stato, in termini dell’8 per mille. Questa è la nostra serietà".

Proteste della sinistra "Brunetta evidentemente dimentica di essere un ministro della Repubblica. I suoi insulti sguaiati rivolti all’opposizione accusata di non fare quello che vuole lui, l’uso a vanvera di parole come colpo di stato sono assolutamente non degni di un rappresentante istituzionale": è il commento della presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro. "Brunetta non esageri - ammonisce Finocchiaro - e soprattutto non si illuda che questi strepiti e questi insulti riescano davvero a nascondere la difficoltà di un governo diviso su tutto, anche su un argomento delicato come le missioni internazionali". 

Brunetta: "Montezemolo è d'accordo" "Mi ha chiamato Luca Cordero di Montezemolo e mi ha detto che è perfettamente d’accordo con me". Brunetta, a poche ore dell’ennesimo attacco contro le sinistre parassitarie, rivela di essere stato chiamato dal presidente della Fiat. Il ministro della Pubblica amministrazione e Innovazione auspica "un’Italia gentile, a partire da Repubblica". E proprio rivolgendosi all’inviato del giornale presente allo scambio di battute: "Mi meraviglio della vostra meraviglia riguardo i toni usati stamattina. Io non sono un ipocrita. Sono in linea con quelli che avete usati voi negli ultimi quattro mesi, compresi quelli del fondatore del giornale. Io parlo anche il linguaggio del popolo. Andare a morire ammazzati - conclude Brunetta riferendosi ad una frase pronunciata nel suo intervento di questa mattina - è una espressione romana che non va presa alla lettera".



Franceschini: "I soliti insulti"
"I soliti insulti di Brunetta mi hanno confermato nella convinzione che l’unica ’Brunettà che merita rispetto è quella dei Ricchi e Poveri". Così il segretario del Pd, Dario Franceschini, interviene ironico su Twitter dopo le parole del ministro Brunetta sulla "sinistra per male" che deve andare «a morire ammazzata"

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