È caduto un altro muro Berlinguer lascia la Rai. Mediaset le piace di più

La giornalista (figlia dello storico segretario Pci) adesso ha trovato "CartaBianca" a Cologno

È caduto un altro muro Berlinguer lascia la Rai. Mediaset le piace di più
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Bianca Berlinguer a Mediaset. Una giornalista cresciuta nella famiglia comunista per eccellenza nell'azienda fondata dal premier che entrò in politica per «impedire che l'Italia fosse governata dai comunisti». Certo, erano altri tempi, ma fa effetto vedere che la figlia dello storico leader del Pci abbia scelto di lasciare la Rai per passare a Mediaset. La conferma ufficiale non c'è ancora, si avrà questa sera alla presentazione dei palinsesti a Cologno Monzese, ma è consequenziale alle dimissioni date ieri dalla giornalista dalla Tv di Stato. Dopo giorni di indiscrezioni e riflessioni sofferte, la decisione è arrivata in pomeriggio quando il cda Rai aveva già approvato i nuovi palinsesti con un punto interrogativo su CartaBianca, il talk del martedì sera che ora verrà cancellato e sostituito con un nuovo programma.

La Berlinguer lascia l'azienda di Stato dopo 34 anni: vi è entrata negli anni '80, ha condotto il Tg3 (e ne è stata direttrice) per un quindicennio per poi passare dal 2016 a CartaBianca.

Il suo compito a Mediaset sarà svelato questa sera dall'ad Pier Silvio Berlusconi. Per ora ci sono solo indiscrezioni: di certo si inserirà nell'offerta informativa di Rete 4, il canale di approfondimento. L'ipotesi è che condurrà un nuovo talk al martedì sera nello stesso giorno settimanale che occupava in Rai (e quindi ci sarebbe uno spostamento di Fuori dal coro di Mario Giordano al mercoledì) e, in più, in alternanza a Nicola Porro (alcuni mesi a testa) guiderà anche la striscia quotidiana Stasera Italia dell'access prime time (subito dopo i tg) al posto di Barbara Palombelli che ha deciso di lasciare quell'impegno. Porro continuerà anche con Quarta Repubblica al lunedì.

In ogni caso, l'operazione rappresenta un modo per allargare gli orizzonti, per sottolineare la vocazione di editore libero, per proporre al pubblico una visione più ampia e magari attirare anche spettatori orientati a sinistra, anche se lo show della Berlinguer ha sempre avuto un carattere anarchico più che prettamente colorato di rosso. Non che in passato non ci sia mai stato un «comunista» sugli schermi Mediaset, come Michele Santoro, ma ora siamo in un'epoca completamente diversa.

In questo senso è significativo l'ingresso dell'algida, seria e impegnata Berlinguer e l'uscita della coinvolgente, sexy e super-pop d'Urso, avvenuta nel giro di poche ore. Anche se non è certo un cambiamento epocale: Mediaset infatti continuerà a programmare i suoi cavalli di battaglia, sia nell'intrattenimento sia nell'informazione, rivolti a un pubblico popolare, accanto a contenuti considerati più sobri, nell'ottica di una pluralità di voci.

Da parte della Rai, la perdita è importante, anche se non catastrofica, CartaBianca non era certo una macchina da ascolti, anche se aveva un pubblico fedele ed era rimasto l'unico talk di prima serata, essendo tutti gli altri (su Raidue) chiusi o giudicati fallimentari. La sua fuoriuscita si aggiunge a quella di Fazio, Annunziata, Gramellini, insomma praticamente quasi tutto il terzo canale. Una lista di addii che ha permesso ai nuovi vertici di ridisegnare l'offerta dell'azienda senza cacciare nessuno, se ne sono andati da soli. Ma ora non sarà facile mettere in piedi per settembre una serie di appuntamenti che vadano a ricoprire tutti i buchi. E che riescano a reggere la concorrenza in quando a audience: certamente Mediaset e Discovery (Fazio andrà sul 9) si avvantaggiano portando via volti importanti.

L'ad Roberto Sergio - che come primo atto aveva confermato la presenza di CartaBianca a settembre - ha provato a convincere la Berlinguer a restare. Ma la giornalista - oltre al fatto che a Mediaset guadagnerà di più e avrà più spazio - non si sentiva a suo agio nella nuova Raitre che sta nascendo, dove accanto agli storici programmi guidati da giornalistici sinistra, compariranno show pensati e condotti da figure più vicine al centro destra. Tra questi, per esempio Nunzia De Girolamo, che farà uno nuovo show d'approfondimento a novembre.

Bianca, che ha sempre difeso con i denti il suo programma, spesso al centro di polemiche come quella sugli ospiti esacerbati come Alessandro Orsini, si è dapprima lamentata del fatto che CartaBianca non fosse adeguatamente protetta nella prossima stagione e che le fosse stata messa apposta come concorrente interna Francesca Fagnani al martedì su Raidue. Poi la scelta, sofferta, di scavalcare la barricata. Dove, comunque, troverà la sorella Laura, altra figlia del segretario comunista che lavora a Mediaset da molti anni.

Intanto ieri il cda Rai ha preso atto dei palinsesti: tra i tanti personaggi di ritorno sulla tv pubblica, ritroveremo Pino Insegno, prima al Mercante in Fiera e poi da gennaio

all'Eredità, Max Giusti, Vincenzo Salemme, Enrico Ruggeri, Caterina Balivo, Luisella Costamagna, Francesco Giorgino. Filippo Facci avrà una striscia quotidiana a mezzogiorno sul secondo canale. Maurizio Mannoni va in pensione.

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