Calano i trasporti ma cresce il costo per il tempo libero

Aumenta il costo dl tempo libero, e cala quello dei trasporti. La realtà dei prezzi al consumo è fotografata dall’anticipazione dell’Istat per il mese corrente e presenta una Milano sostanzialmente allineata con la media dell’inflazione nazionale.
E l’inflazione tendenziale annua è all’1,8%. Qualcosa aumenta e qualcos’altro invece consente un respiro di sollievo. Parlando di prezzi, a Milano si ha una sensazione «agrodolce», anche se l’indice generale dei prezzi al consumo è risultato in leggero aumento (+0,2%). Costa di più, rispetto al mese scorso, divertirsi (la variazione è pari allo 0,8%), ma si risparmia sui trasporti (-0,3%), costano per lo 0,3% in più i generi alimentari e si mantengono sostanzialmente invariati l’abbigliamento, i costi per l’abitazione e le comunicazioni.
A determinare l’aumento dei prezzi nel settore della ricreazione, spettacoli e cultura è la crescita del costo dei pacchetti vacanza, della piscina e del cinema, mentre l’aumento dei servizi ricettivi e di ristorazione è ancorato a quello dei camping e degli agriturismo.

Ancora, il fatto che pollame, latte a lunga conservazione, formaggi freschi, cioccolato e caramelle siano più cari fa sì che i generi alimentari e bevande analcoliche facciano registrare un incremento del 2% rispetto allo scorso anno.
È stato, invece, il leggero deprezzamento della benzina verde e dei viaggi aerei intercontinentali, a determinare la diminuzione dei costi per i trasporti.

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