
I punti chiave
La scoppola che l'Italia di Spalletti ha rimediato in Norvegia perdendo 3-0 con i padroni di casa rischia di avere conseguenze molto gravi sul prosieguo del cammino della Nazionale alle qualificazioni per il Mondiale 2026 che si disputerà in Canada, Stati Uniti e Messico. Era proprio questa la gara da non sbagliare ma gli azzurri ne sono usciti a pezzi già alla fine del primo tempo senza riuscire ad avere la scossa necessaria per recuperare il punteggio con il primo tiro in porta arrivato soltanto a tempo scaduto. Adesso diventa molto difficile riuscire ad arrivare primi nel girone I, capiamo perché.
Una strada in salita
In questo momento la Norvegia di Haaland è prima in classifica a punteggio pieno, 9 punti in tre gare disputate e differenza reti di +10: segue Israele con 6 punti in tre gare, l'Estonia a 3 punti dopo tre partite poi Italia e Moldavia a zero. Lasciando da parte per un momento la Norvegia, la Nazionale di Spalletti dovrebbe intanto vincere tutte le partite, in casa e in trasferta, con molti gol di scarto visto che la differenza reti, adesso di -3, sarà molto importante in caso di arrivo a parità di punti e poi vincere necessariamente l'ultima gara del girone che sarà in casa proprio contro la Norvegia il prossimo 16 novembre.
Lo spettro dei play off
Insomma, allo stato attuale è improbabile pensare che l'Italia risolva tutti i problemi e possa fare "filotto", un percorso netto che ribalti la disastrosa situazione attuale. Ovviamente, queste ipotesi si basano sul fatto che la Norvegia vinca tutte le partite prima dello scontro finale contro gli azzurri. Vista la qualità degli avversari, è probabile che ciò accada come hanno già fatto vedere nelle prime due partite del girone vincendo per 5-0 in Moldavia e 4-2 in trasferta contro Israele.
Arriviamo al dunque: è molto probabile, in questo momento, che l'Italia possa arrivare soltanto seconda e dunque essere costretta, ancora una volta, a cercare la qualificazione al Mondiale tramite i play off che ci hanno estromesso dalle ultime due edizioni (sconfitte con Svezia e Macedonia del Nord). Inutile fare calcoli ma diventerebbe complicatissimo qualificarsi: tutte le altre 11 seconde dei gironi si troveranno nelle stesse condizioni assieme alle 4 vincenti dei gironi di Nations League.
Qualora l'Italia vincesse contro la Norvegia al ritorno, non si guarderebbe lo scontro diretto ma la differenza reti generale (primo criterio per stabilire chi sta davanti): i norvegesi adesso
hanno ben 13 reti in più rispetto a noi, un'enormità. Questo fa capire ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, l'impresa a cui è chiamato Spalletti per risollevare le sorti della Nazionale e qualificarsi prima nel girone I.