
Migliaia di persone si sono raccolte a Gondomar, in Portogallo, per i funerali dell'attaccante del Liverpool Diogo Jota e del fratello Andrè, morti in un incidente stradale il 3 luglio vicino Zamora, nel nord della Spagna. Familiari, amici, compagni di squadra e tifosi insieme, uniti nell'ultimo commosso saluto ai due giovani calciatori: la funzione è stata celebrata dal vescovo di Oporto Manuel Linda. Prima, centinaia di persone, si sono raccolte davanti al tempio che ha accolto la veglia funebre.
Un lungo, lunghissimo applauso ha accolto Rute Cardoso, vedova di Diogo e madre dei tre piccoli bambini. I due si erano uniti in matrimonio lo scorso 22 giugno. Il vescovo ha dedicato l'omelia ai figli dell'attaccante: "Cari Dinis, Mafalda e Duarte che non siete qui. In questo momento state soffrendo immensamente, o forse no, perché non ve ne rendete conto. Pregherò molto per voi. Chi soffre di più sono vostra madre e i vostri nonni. Vedere i resti di un figlio dev'essere un tormento immenso, ma quando ci sono due urne non ci sono parole, solo sentimenti". Il religioso ha poi aggiunto: "Siamo qui per dirvi che anche noi abbiamo sofferto molto. Siamo qui con voi emotivamente. È umano piangere".
A Gondomar tanti amici e colleghi di Diogo Jota: tra gli altri il tecnico Arne Slot e i calciatori del Liverpool, il commissario tecnico del Portogallo Roberto Martinez e i compagni Bernardo Silva e Bruno Fernandes. Presente anche l'agente Jorge Mendes, che ieri aveva reso omaggio alle salme nella cappella di Sao Cosme. Si sono recati a Gondomar anche il presidente della Repubblica e il primo ministro portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa e Luis Montenegro.
Anche Ruben Neves è riuscito a salutare l'amico. Ieri in campo a Orlando, negli Usa, nel match dei quarti di finale del Mondiale per club tra il suo Al Hilal e il Fluminense, il centrocampista lusitano è corso in aeroporto al termine dei 90 minuti e si è imbarcato su un volo verso l'Europa, per raggiungere dalla Florida il Portogallo e partecipare al funerale. Visibilmente scosso durante il minuto di silenzio per ricordare Diogo Jota, Neves è stato tra coloro che hanno portato a spalla il feretro.
Purtroppo non sono mancate le polemiche. Al centro delle critiche è finito Cristiano Ronaldo, capitano della Nazionale lusitana. Il centravanti dell'Al Nassr aveva espresso il proprio cordoglio per la morte del compagno di squadra - "Non ha senso... riposa in pace, ci mancherai" - ma non si è presentato alla camera ardente e ai funerali. Una scelta che ha scatenato una bufera in rete, anche perché CR7 è in vacanza a Maiorca ed è stato avvistato più volte a bordo del suo yacht. Perentorio il giornalista portoghese Antonio Ribeiro Cristovao: "È il capitano della nazionale portoghese. Molti si aspettavano che fosse presente. Il suo è un comportamento inspiegabile, qualsiasi giustificazione non sarà all'altezza della gravità della sua assenza".
“Quando qualcuno se ne va, di solito diciamo tutti che era ‘un bravo ragazzo’. Ma Diogo era davvero un bravo ragazzo - ricorda Josè Mourinho -. È un ragazzo per cui niente è stato facile, ha dovuto lottare per arrivare dove è arrivato. Tre figli senza un padre, una giovane donna senza il marito, i genitori perdono entrambi i figli... è pazzesco. È difficile da capire. Forse un giorno lo capiremo, ma non ora”.
Queste le parole del ct del Portogallo Martinez: “Posso solo dire che questi sono giorni molto, molto tristi.
Oggi è stata una dimostrazione per Diogo e André che siamo tutti uniti e che siamo il Portogallo. Ora, vorrei ringraziare tutti per la loro presenza, per tutti i messaggi provenienti da tutto il mondo. Siamo con André Silva e Diogo Jota. Sempre, sempre con noi”.