Calcio

"Non avevano più bisogno di me": perché Allegri è fuggito negli spogliatoi

Quando mancavano quattro minuti al 90' della gara Inter-Juventus, Massimiliano Allegri ha lasciato la sua panchina rientrando negli spogliatoi: ecco cosa è successo

"Non avevano più bisogno di me": ecco perché Allegri è fuggito negli spogliatoi

La Juventus si è aggiudicata il derby d'Italia in casa dell'Inter grazie al gol vittoria segnato da Kostic nel primo tempo. Specialmente nel finale di gara, però, complice il punteggio in bilico le due formazioni si sono rese protagoniste di alcuni capovolgimenti di fronte senza, però, riuscire a cambiare il punteggio. Negli ultimi minuti (era l'86'), infuriato, Massimiliano Allegri ha preferito tornare negli spogliatoi senza assistere ai decisivi minuti finali dell'incontro con Bonucci e Pinsoglio che si sono improvvisati mister. Ma cos'è successo?

Le spiegazioni di Allegri

Al termine della gara, ai microfoni di Dazn ha spiegato di aver scelto la strada migliore per se stesso, evitando così di poter essere espulso dall'arbitro per l'eccessiva foga con la quale stava vivendo gli ultimi scampoli della gara. "Sono uscito dal campo pochi minuti prima del fischio finale perché mi stavo innervosendo. Sono diffidato e non volevo farmi ammonire o espellere. Inoltre volevo lasciare la squadra tranquilla", ha dichiarato. Le tensioni in campo probabilmente erano figlie anche della partita, sempre molto sentita con tanta sana rivalità sportiva, e di quanto accade fuori dal campo con la Juve che si ritrova con 15 punti in meno in classifica (41) ma che senza penalizzazione sarebbe al secondo posto con 56 punti, quattro in più della Lazio fresca vincitrice del derby della Capitale.

Le polemiche sul Var

Insomma, Allegri ha comunque "saltato" quasi dieci minuti di partita dal momento che il recupero è stato di 5 minuti con un finale molto nervoso in cui sono stati espulsi Paredes e D'Ambrosio per una rissa scoppiata sul terreno di gioco dopo il triplice fischio. Bonucci, come capitato anche in altre occasioni, è stato inquadrato dalle telecamere a urlare e dare indicazioni ai compagni come fosse un vice-Allegri. Inevitabili, poi, le domande dei giornalisti sul gol decisivo della Juventus viziato da un potenziale tocco con il braccio di Rabiot che è il tema all'ordine del giorno. "Presunto fallo di mano sul gol? Le decisioni vanno accettate. Se il Var è oggettivo è funzionale, se è soggettivo è un problema. Con la Salernitana era un caso oggettivo. Dopo quell'episodio avevamo fatto 'casinò, sbagliando, perché poi l'abbiamo pagata contro il Benfica", ha dichiarato Allegri.

In vista della sosta di campionato per la Nazionale, quindi, i bianconeri riusciranno a recuperare energie e forze per il rientro in campo ad aprile con l'allenatore bianconero molto soddisfatto di quanto visto in campo a San Siro. "Per noi era molto importante vincere a Milano, perché è sempre difficile. È stata una partita fisica, la squadra ha concesso poco e niente. Abbiamo però sbagliato alcune soluzioni facili e in queste sfide non devi sbagliare. Bisogna migliorare sulle scelte di passaggio.

La squadra mi ha però regalato una bella sosta", ha concluso.

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