Calderón vince sul filo del rasoio

Con il 98% delle schede scrutinate per la seconda volta, le elezioni presidenziali in Messico sembrano aggiudicare la vittoria, sul filo di lana, al candidato conservatore Felipe Calderón. La percentuale di preferenze in suo favore è del 35,62% dei voti, mentre quella per il candidato di sinistra Lopez Obrador si ferma al 35,57%.
«Non possiamo riconoscere o accettare questo risultato, perché ci sono molte irregolarità», ha dichiarato Obrador, il candidato del Partito della rivoluzione democratica (Prd) «andremo davanti al Tribunale federale elettorale e chiederemo una nuova conta dei voti». L'ex sindaco di Città del Messico aveva già presentato ricorso al tribunale dopo il primo scrutinio che assegnava la vittoria al rivale Calderón, con un margine di 0,6 punti percentuali.

I dati, non ancora definitivi della seconda conta dei voti (fermi al 99,34 per cento delle schede) danno al candidato conservatore il 35,79 per cento contro il 35,4 del candidato della sinistra, uno scarto di 0,39 punti percentuali. Obrador ha indetto per sabato una manifestazione di protesta.

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