Si saprà martedì se il vaccino dellHiv, fiore allocchiello della ricerca italiana con 70 centri impegnati sotto legida dellIss (Istituto superiore di Sanità) è innocuo e pronto alla sperimentazione umana. Ma intanto il Comune, al riguardo, si sta dando da fare. Facendo quello che è possibile da un punto di vista istituzionale. Per quanto riguarda la malattia, dopo la fase preclinica sugli animali e la prima clinica sulluomo per verificarne la sicurezza, per la quale sono stati stanziati circa 10 milioni di euro, ecco che ci si avvia verso la fase due, che costerà circa 50 milioni. «Ma i fondi per questa fase non ci sono ancora», avverte la coordinatrice del programma, Barbara Ensoli. LItalia dal 98 è impegnata, nellambito del progetto nazionale Aids, coordinato dallIss, nello sviluppo di un vaccino basato sulla proteina Tat in grado, secondo gli studiosi, di controllare linfezione e di bloccare lo sviluppo della malattia. Ma la speranza nella lotta allAids costa e la ricercatrice non ne fa un mistero, elencando nel dettaglio le cifre: circa 400 milioni di euro è la somma complessiva del programma. «Conclusa la prima fase - spiega Ensoli - con un impegno di circa 10 milioni di euro, si passerà nella seconda che costerà circa 50 milioni, perché dovrà essere svolta in Italia e in Africa per poi passare alla fase tre sullefficacia del vaccino che richiederà 300 milioni di euro. E a questo punto Ensoli passa alle note dolenti: «I soldi per la seconda fase non ci sono ancora, ne stiamo discutendo sia a livello pubblico che a livello privato».
E in questo cammino comune per unire gli sforzi, il Campidoglio prova a fare la sua parte, lanciando una raccolta di fondi necessari per il completamento del programma di sperimentazione. Fondamentale è permettere di conoscere la malattia e che esiste la possibilità di un vaccino, ancora tutta da verificare, ma comunque esistente.
Per questo il Comune ha promosso una manifestazione, sotto lalto patronato del presidente della Repubblica, dove i risultati scientifici si alterneranno allannuncio di iniziative private per la raccolta di finanziamenti e la riflessione sulle cifre dellAids, definito senza differenze politiche dal vicepremier Fini e dal sindaco Veltroni «un flagello globale», a momenti culturali di musica. Con 25 milioni di vittime e 39 milioni di persone infettate dallHiv, di cui il 64 per cento solo nellAfrica subsahariana, lAids è ormai «una malattia della povertà», come lo definisce il presidente dellIss, Enrico Garaci. «Per questo la corsa italiana al vaccino e alla raccolta di fondi deve unirsi - auspica Veltroni - ad un cambio di mentalità del nord del mondo».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.