I sogni pallonari di mezza estate hanno poco di shakespeariano e molto di interista (sognatori d'agosto per antonomasia), come tali regalano solo bruschi risvegli. Tipo il nostro a Londra, dopo la vittoria sui ragazzini terribili di Wenger. Lo storico 0-1 con l'Arsenal (mai vinto finora in casa dei Gunners), corroborato dalle tonanti vittorie con Broendby e Borussia, aveva liberato la fantasia di tutti noi bianconeri trasportandoci idealmente già alla finale romana della prossima Champions. C'è voluto il solito, vecchio Amburgo a riportarci sulla terra, quasi ad ammonire che un'Atene '83 può sempre nascondersi dietro l'angolo. E comunque, con lAmburgo non si vince mai, che sia amichevole o gara ufficiale. Stavolta, però, mai sconfitta fu più meritata di quella di domenica scorsa all'Emirates stadium, dov'è scesa in campo la controfigura della squadra che 24 ore prima aveva vinto con l'Arsenal: difesa imbarazzante, centrocampo inesistente, attacco abulico. Perdere adesso conterà pure poco, come dice Ranieri, ma non aiuta di certo a sopravvivere durante le ferie. Ho visto la partita al bar Nelson di Spotorno, noto covo milanista, vi lascio immaginare gli sfottò delle facce da bronzo rossonere, che hanno avuto la sfrontatezza di utilizzare il doposole crucco per alleviare le loro scottature moscovite. Poi, allo stabilimento, secondo bagno di prese per i fondelli da parte della nutrita rappresentanza interista. Belle vacanze, vero? Purtroppo il mister queste cose non può capirle.
Va detto però che Camoranesi il pari (regolare) l'aveva pure fatto, ma dovevano farci pagare la rete-vittoria (irregolare) di Trezeguet del giorno prima e ce l'hanno annullato.
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