Cartoline dal mondo l’omaggio a Gaber

Francesca Di Biagio

Erano 266, cifra già consistente, vista la novità dell’iniziativa. Ora, a distanza di tre anni, sono 600. Italiani e stranieri. Tutti artefici di una cartolina. Ha riscosso una grande partecipazione artistica l’ultima edizione dell’esposizione dedicata a Giorgio Gaber, che dopo aver attraversato l’Italia è tornata a Milano, con una tappa a Palazzo della Ragione (fino a domani). La mostra presenta un percorso di 600 cartoline, realizzate da altrettanti artisti e dedicate alla memoria del cantautore, la cui figura è profondamente legata al capoluogo lombardo e all’Italia degli anni Settanta. Pittori e scultori, di lungo corso o esordienti, più o meno giovani, hanno eseguito, nel medesimo formato, tanti «quadretti ricordo», di forme e colori differenti. Claudia Manganiello ha recuperato una vecchia cassetta musicale per la sua creazione in legno, Elena Stellato si è concentrata sulla video installazione, con immagini foto-montate di donne immerse in contesti fiabeschi. Massimo Doriani ha scelto le nuvole di fumo - dell’immancabile sigaretta di Gaber - per forgiare uno spartito musicale. Gennaro Sardella ha intrecciato funi e catene da ormeggio per allestire un piccolo palcoscenico teatrale, con dame e burattini. E c’è poi chi, come Federico Fernicola e Mario Persico, si è focalizzato sul messaggio filosofico e umano dei testi delle canzoni dell’artista.

Non sono mancati gli omaggi stranieri, con le opere di 20 olandesi, guidati dal belga Roland Van den Berghe, di un giapponese, di un colombiano e di uno spagnolo. Da segnalare poi la presenza di oltre 100 napoletani, sotto la guida di Elio Mazzella, che lo scorso aprile ha allestito la stessa mostra al Circolo Artistico Politecnico di Napoli.

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