Pier Ferdinando Casini sceglie di vestire i panni del mediatore sul tema giustizia. Un tema sul quale, secondo il leader Udc, è ormai tempo di cambiare pagina: «C’è bisogno di un clima diverso tra politica e magistratura. Partiamo dal legittimo impedimento». Con queste parole il leader dell’Udc ha sintetizzato ieri a Roma, a margine di un incontro pubblico con la candidata del Pdl a presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, per l’inaugurazione di una sede dell’Udc nel quartiere Torrino, la posizione dei centristi sul tema giustizia: «L’Udc in Parlamento - ha sottolineato Casini - è stata la forza politica che sulla questione della giustizia ha realizzato un’intesa tra Pdl e Pd».
Per Casini bisogna quindi «andare avanti sulla via della ragionevolezza. Io sono spesso e volentieri in polemica con Berlusconi e Berlusconi spesso attacca l’Udc. Ma siamo persone per bene. Pensavamo ieri che fosse al centro di un accanimento giudiziario eccessivo, e lo pensiamo anche oggi. Ritengo che anche i problemi di un accanimento eccessivo nei confronti di Berlusconi potranno essere risolti». Un’offerta di dialogo e un esercizio di esorcismo delle polemiche applicato da Casini anche al tema politico puro di questi giorni: le Regionali di marzo. A questo riguardo Casini ha spiegato di aver voluto lui in prima persona «che questo incontro (con la Polverini ndr) ci fosse, ho chiesto io di organizzarlo in 24 ore perché deve finire il momento delle polemiche: chi continua a polemizzare con l’Udc, tra l’Udc e contro l’Udc significa che non è interessato alla vittoria di Renata Polverini».
«Qui non bisogna polemizzare
con nessuno - ha continuato -, noi vogliamo solo aiutare Renata a cambiare questa regione, ad essere presidente della regione Lazio. Per questo dovevamo dare un segnale, per concentrarci oggi sulla campagna elettorale».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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