Milano - Congelato. Se ne riparla a Maggio. È stato sospeso fino al 18 Maggio il processo per il
sequestro dell’ex Imam di Milano Abu Omar. Lo ha deciso il giudice Oscar
Magi in attesa che la Consulta decida sui conflitti di attribuzione tra poteri
dello stato sollevati dal governo contro la magistratura milanese.
Il pubblico ministero contro gli ex premier Il pm del processo sul sequestro di Abu omar se la prende con gli ultimi due inquilini di palazzo Chigi. "Gli ultimi
due presidenti del Consiglio hanno utilizzato in modo strumentale il segreto
di Stato per impedire all’autorità giudiziaria l’accertamento della verità".
Il pm Armando Spataro chiama in causa Silvio Berlusconi e Romano Prodi
nell’aula del processo per il sequestro di Abu Omar dove sono imputati tra
gli altri l’ex direttore del Sismi Nicolò Pollari e 26 agenti della Cia.
Il difensore di Pollari Impeccabile. Così Nicola Madia, difensore dell’ex direttore del
Sismi Nicolò Pollari, definisce la decisione, presa oggi dal giudice Oscar
Magi, di sospendere il processo in corso "Il giudice - afferma l’avvocato - ha preso atto che fino a
che la Corte costituzionale non deciderà, non è possibile comprendere se e
come si può procedere nel dibattimento. A questo punto è chiaro -
prosegue Madia - che l’opposizione del segreto di Stato da parte del
generale Pollari non è un pretesto per non farsi processare ma è un
impedimento oggettivo alla sua difesa e alla sua possibilità di dimostrare la
totale estraneità nella vicenda Abu Omar".
Ghedini: molto gravi le dichiarazioni di Spataro "Le dichiarazioni del dottor Spataro sono di assoluta
gravità. Il Presidente Berlusconi nel pieno rispetto delle leggi e dei trattati,
ha opposto la più ampia e leale collaborazione all’Autorità Giudiziaria nella
vicenda Abu Omar. Si deve ricordare che proprio il governo di Silvio
Berlusconi non ha apposto alcun segreto sull’asserito sequestro di Abu
Omar, decisione ribadita dal governo Prodi. Di contro la procura di Milano,
con atti e comportamenti del tutto non condivisibili, ha creato notevolissimi
problematiche alla sicurezza del Paese, tanto che sul punto è stata
investita la Corte Costituzionale". Lo dichiara Niccolò Ghedini (Pdl),
avvocato e consigliere giuridico del presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi, che giudica "intollerabile che un magistrato possa attaccare
impunemente in maniera siffatta l’attuale Presidente del Consiglio. È
auspicabile che il Consiglio Superiore della Magistratura prenda urgenti
provvedimenti in merito".
Utilizzo retroattivo del segreto di stato Spataro fa
riferimento alle lettere con cui Berlusconi, richiamando una precedente
presa di posizione di Prodi, confermava l’esistenza del segreto di Stato sui
rapporti tra servizi segreti italiani e stranieri, anche in relazione al sequestro
di Abu Omar.
Secondo Spataro "un presidente del Consiglio non può decidere lui quali
processi si possono fare e quali no". Secondo l’altro pm Ferdinando
Pomarici "la Presidenza del Consiglio dei ministri utilizza il segreto di Stato
retroattivamente su fonti di prova già legittimamente acquisite nel
processo".
Entro mezzogiorno la decisione su Mancini I due rappresentanti dell’accusa hanno preso la parola per replicare
all’istanza presentata dalla difesa dell’ex funzionario del Sismi, Marco
Mancini. Gli avvocati di Mancini chiedono la revoca dell’ordinanza
sull’ammissione delle prove riguardanti i testimoni dei Sismi, la
sospensione del processo fino alla decisione della Corte Costituzionale sul
conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato e in subordine il
proscioglimento di Mancini a causa dell’esistenza del segreto di Stato
confermato da Berlusconi.
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