Continuano i disagi per i pendolari e i passeggeri dei treni che anche ieri si sono trovati in balia delle neve e del maltempo. Nella mattina la situazione era leggermente migliore rispetto a quella del giorno precedente, anche se a mezzogiorno il 65% dei treni regionali era stato soppresso. Identici i motivi della cancellazione delle corse lombarde: cavi spezzati, pantografi rotti, porte bloccate, locomotrici in panne. Alle 14, però, la situazione era peggiorata e si parlava di oltre 200 corse del servizio regionale annullate. Migliore rispetto al lunedì nero per i trasporti italiani, il dato sulla puntualità che alle 12 contava un ritardo medio di 10 minuti per il 65% del servizio regionale sul ramo Trenitalia e del 75% per i mezzi che viaggiano sulle rete delle Ferrovie Nord.
Il piano straordinario messo in campo da Tln, il servizio regionale nato dalla fusione tra Trenitalia e Ferrovie Nord, per assicurare la continuità del servizio, prevedeva la soppressione selettiva di alcune corse per snellire la circolazione. In particolare è stato deciso di cancellare nelle ore cosiddette «di morbida», ovvero non di punta e in quelle meno frequentate, 158 viaggi del ramo Trenitalia e 70 del ramo Nord. «In questo modo - spiega Giuseppe Biesuz, amministratore delegato di Tln - si è alleggerito il traffico nella rete e contemporaneamente si sono spostati quei treni che, a causa della difficoltà di ieri, non avevano a disposizione sufficiente materiale rotabile».
Ritardi e corse nazionali cancellate anche per Trenitalia: a mezzogiorno erano 80 i treni «spariti» dal tabellone in stazione Centrale e ritardi variabili tra i 15 e i 30 minuti. Per le corse a lunga percorrenza i tempi di attesa sfioravano le due ore. Difficile la situazione anche per i convogli in arrivo da Genova e da Bologna, in forte ritardo per la situazione critica delle regioni di provenienza. Disagi contenuti per i passeggeri Frecciarossa che sono arrivati a destinazione con circa mezz’ora di ritardo a causa del rallentamento forzato: i convogli viaggiavano al massimo a 250 km orari, e non a 300, per motivi di sicurezza.
Il meteo nel pomeriggio ha riservato delle sorprese: la neve annunciata dalle 16 che avrebbe dovuto riversare sulla nostra regione altri 20 cm di fiocchi, non si è fatta vedere, in compenso una pioggerellina fitta ha cominciato a cadere nel tardo pomeriggio. Grazie al miglioramento del clima e alle temperature in rialzo alle 17 il servizio regionale vantava ritardi di soli 5 minuti sul ramo Trenitalia del 43% su 601 treni circolanti, mentre sul ramo delle Ferrovie Nord del 78% sulle 224 corse, 350 le tratte cancellate.
In Centrale, a Lambrate e Rogoredo però la situazione era ancora critica per i viaggi di lunga percorrenza: centinaia di persone, con enormi valigie pronte a partire per trascorrere le vacanze nei paesi di origine, hanno dovuto aspettare al freddo anche qualche ora, prima di potere salire sul treno.
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