Cecchini fermato con altre tre persone

La battuta più bella, Cecchini la riserva al poliziotto in divisa che gli corre incontro salendo sulla scalinata, con il fiatone, mentre il "futurista" scende scortato dai carabinieri che lo hanno già "arrestato" e da una vigilessa che gli ha già chiesto i documenti: "Aho, stavolta siete arrivati terzi"

Roma - La battuta più bella, Cecchini la riserva al poliziotto in divisa che gli corre incontro salendo sulla scalinata, con il fiatone, mentre il "futurista" scende scortato dai carabinieri che lo hanno già "arrestato" e da una vigilessa che gli ha già chiesto i documenti: "Aho, stavolta siete arrivati terzi". Malgrado questo, e nonostante il clima goliardico abbia contagiato un po' tutti, le forze dell'ordine devono svolgere le loro "indagini". Gli uomini in divisa intimano perentori a Cecchini: "Documenti! Documenti!". E lui: "Macché documenti? Oh, mi conoscete bene, so' quello di Fontana di Trevi". Già, e stavolta cecchini è in stato di fermo per la nuova impresa assieme ad altre tre persone, fra le quali un minorenne.

Il capo dei vigili del centro storico, in borghese, "isola" personalmente la fontana circondandola con un nastro giallo a due centimetri di altezza dal suolo: "Che nessuno si avvicini, sotto le palline c'è l'acqua, è pericoloso". Fantastico. Anche perché, subito dopo, non resiste alla tentazione di scattare una foto con suo cellulare. Intanto, oltre ai tanti turisti che fanno incetta di souvenir colorati, ci sono delle persone in impermeabile che raccolgono diverse palline in un sacchetto trasparente scegliendole con cura, una ad una. Dei collezionisti? Macchè, agenti della Digos. Perché quelle palline sono diventati uffucialmente "reperti" e "corpi del reato".

Quale? L'unico ipotizzabile, in realtà darebbe quello di "imbrattamento". Ma in quel caso sarebbe prevista solo una multa, e in realtà, in queste ore si cerca un accusa più grave per inchiodare i "Futuristi": "interruzione di pubblico servizio". Un capo di imputazione che consentirebbe addirittura l'arresto di Cecchini come mandante ed esecutore dell'azione. Ma quale pubblico servizio sarebbe stato interrotto, di prima mattina, in un'isola pedonale? Mistero.

Le squadre del decoro urbano del Campidoglio, lavorando sotto gli occhi delusi di centinaia di turisti incuriositi, hanno già portato via le coloratissime palline di plastica dalla scalinata di piazza di Spagna e dalla fontana della Barcaccia. Ma non tutti sembrano aver gradito la nuova “azione futurista” di Graziano Cecchini. L’assessore capitolino alla Sicurezza, Jean Leonard Touadi, parla di “gesto inaccettabile”. E intanto l’uomo, insieme a tre ragazzi che hanno partecipato al blitz mattutino, è ora in stato di fermo nella stazione dei carabinieri di San Lorenzo in Lucina. Accusato di “interruzione di pubblico servizio”, nonostante il lancio non abbia provocato alcun danno, Cecchini potrebbe essere addirittura trasferito in carcere nelle prossime ore.

Completamente in disaccordo sul presunto danno all’immagine della città eterna il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, che invita l’amministrazione Veltroni ad assumere Cecchini: «Già con la Fontana di Trevi tinta di rosso, Cecchini ha attratto l’attenzione della stampa mondiale e ha richiamato un gran numero di turisti nella capitale. Ora l’iniziativa delle palline colorate contribuirà a esaltare una delle tante bellezze artistiche di Roma. Ci chiediamo quindi se non sia il caso di assumerlo come promoter turistico della capitale”.

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