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Cecenia, kamikaze contro i poliziotti: 4 vittime

Il premier russo ieri a sorpresa da Kadyrov per fare il punto sulla situazione dopo i numerosi attentati dei ribelli islamisti nelle ultime settimane. E stamattina due episodi di sangue: uomo-bomba su un gruppo di agenti nel villaggio Mesker-Yurt, nel distretto di Shali, e spari contro una pattuglia nel Sud della regione

Cecenia, kamikaze contro i poliziotti: 4 vittime

Grozny - Ieri la visita a sorpresa di Putin a Kadyrov. Oggi l'ennesimo attentato: un kamikaze si è fatto esplodere uccidendo quattro agenti di polizia e ferendone gravemente un quinto. Il primo ministro russo, Vladimir Putin, ha compiuto ieri una visita lampo in Cecenia, dove ha incontrato Ramzan Kadyrov, il capo del governo sostenuto da Mosca. La visita di Putin è arrivata in un momento di recrudescenza terrorista nella regione. Con Kadyrov Putin ha affrontato questo tema, e anche quello dello sviluppo economico ceceno.

Il kamikaze L’episodio è avvenuto nel villaggio Mesker-Yurt, nel distretto di Shali. L’attentatore si è avvicinato a un gruppo di agenti davanti ad un autolavaggio. Un altro poliziotto è stato ammazzato e un altro è rimasto ferito durante un conflitto a fuoco avvenuto stamane nel villaggio di Dishno-Vedeno del distretto di Vedeno, nella Cecenia meridionale. Secondo il ministero dell’interno ceceno, sconosciuti hanno sparato contro una pattuglia di agenti.

Il kamikaze L’attentatore è stato identificato in Magomed Shakhidov, proveniente da Argun, e membro del gruppo di miliziani guidati da "un uomo chiamato Gakayev" ha riferito il ministero dell’Interno ceceno. Giovedì scorso un doppio attacco suicida aveva fatto quattro morti a Grozny. Era stato Kadyrov ad avanzare l’ipotesi che l’attentato era diretto a eliminarlo. La scorsa settimana 20 persone erano state uccise dall’esplosione di un ordigno a Nazran, in Inguscezia.

Gli attentati dei ribelli I ribelli ceceni hanno rivendicato la responsabilità del disastro di lunedì scorso nella centrale idroelettrica di Sayano-Shushenskaya, in Siberia, mentre a Grozny sono tornati i kamikaze. Secondo quanto pubblicato dal sito islamista www.kavkazcenter.com, l’incidente che ha causato 47 morti e 28 dispersi è stato in realtà un sabotaggio, per "scatenare una guerra economica contro la Russia", dichiarata dal leader ceceno latitante Doku Umarov, che colpirà oleodotti, linee ad alta tensione e centrali elettriche in Russia.

I ribelli si sono assunti anche la paternità dell’attentato sferrato nello stesso giorno contro la sede centrale della polizia a Nazran, in Inguscezia, 25 morti.

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