«Cercasi duemila donne per la sperimentazione contro il cancro al seno»

Si chiama Diana 5 e ha l’obiettivo di valutare se una sana alimentazione e una adeguata attività fisica possono ridurre il rischio di recidive nel carcinoma mammario. È lo studio voluto e organizzato dalla Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori (Int) di Milano e sostenuto e finanziato dal ministero della Salute attraverso i fondi del programma integrato per l’oncologia, dall’Airc e dall’Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del 7° giorno grazie all’otto per mille donato all’Associazione di volontariato Lega vita e salute onlus.
I precedenti studi Diana, progettati e condotti all’Istituto nazionale dei tumori, hanno dimostrato che riequilibrando la dieta è possibile anche modificare l’ambiente interno e ridurre, nel sangue, la concentrazione di certi fattori che favoriscono lo sviluppo dei tumori della mammella e che ne ostacolano la guarigione. Il nuovo studio verrà coordinato dalla Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori assieme all’Istituto europeo di Oocologia (Ieo), in collaborazione con altri centri di Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Torino e Avezzano.
L’appello dei medici: «Cerchiamo duemila donne, operate di tumore al seno, per la sperimentazione».

«Adottare un’alimentazione più naturale e mantenersi in buona forma - sostiene Franco Berrino, direttore del dipartimento di Medicina preventiva e predittiva dell’Istituto nazionale tumori - è il metodo più efficace per difendersi dalle malattie».

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