Carlo Faricciotti
da Milano
Che i film danimazione non siano solo «per ragazzi» critici ed esperti lo ripetono da anni. A ribadire il concetto, allargando il discorso allutilizzo delle nuove tecnologie nel cinema, in tv e nei videogiochi, ci penserà, dal 18 al 22 gennaio, a Bologna, il Future Film Festival, ottava edizione di una manifestazione curata da Giulietta Fara e Oscar Cosulich che nel panorama inflazionato dei festival di cinema si ritagliato uno spazio personale, evitando il generalismo imperante da Venezia in giù. Un programma denso, quello del Festival, che, accanto fra e retrospettive, offre incontri, laboratori, tavole rotonde, tutti aperti al pubblico.
Tra le anteprime, spicca, il 18, quella di Wallace & Gromit-La maledizione del coniglio mannaro, di Steve Box e Nick Park (già co-autore di Galline in fuga). Prodotto dalla Dreamworks di Spielberg e dalla Aardman Animations di Park, il film, girato in stop-motion come La sposa cadavere di Tim Burton, è il primo lungometraggio dedicato a Wallace, ottuso inventore goloso di formaggio e al suo più sveglio cane Gromit. Altro prodotto hollywoodiano in anteprima, di genere fantascientifico e pieno di effetti speciali, Aeon Flux di Karyn Kusama (domenica 22), in cui Charlize Theron, chioma nera e corpo iperaddestrato, sfodera le sue armi contro unoppressiva società futura. Tra gli eventi collaterali, una serie di omaggi a maestri e pionieri del cinema d'animazione (tra cui Bruno Bozzetto) e una retrospettiva al cinema horror giapponese degli anni Cinquanta e Sessanta, con pellicole mai arrivate in Italia.
Se la tavola rotonda di domenica 22 Macchine del tempo, ovvero il viaggio nel tempo nei libri e al cinema sviscerato dagli specialisti Darko Suvin, Carlo Pagetti e Franco La Polla, si piazza tra lomaggio e il dibattito, si prospettano intriganti gli incontri con Kyle Cooper, Andrea Maiolo, Andrei Jimenez, Matt Aitken o Silvia Pompei. Nomi che nascondono un maestro dei titoli di testa attivo per film come Seven, Spider Man, Mission: Impossible (Cooper); lunica italiana, allepoca, nel cast tecnico di Chi ha incastrato Roger Rabbit? (Pompei, che vive a Hollywood e parlerà delle nuove frontiere della tecnica); i rappresentanti della Industrial Light & Magic di George Lucas (Maiolo), della neozelandese Weta (Aitken, che ha lavorato sia sulla trilogia del Signore degli anelli sia su King Kong) e della statunitense Pixar (Jimenez), la casa di Alla ricerca di Nemo.
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