Resta per quattro giorni chiusa dentro uno sgabuzzino fino a quando qualcuno non si accorge della sua assenza, entra in casa e la libera. Lallucinante avventura è accaduta a Francesca C., pensionata di 72 anni, originaria di Bergamo ma da diverso tempo residente ad Andora.
Tutto comincia la settimana scorsa quando una sera lanziana si ritrova uno sconosciuto in casa. Lì per lì cerca di reagire e affronta luomo come può, ma questi riesce a bloccarla e la spintona dentro uno sgabuzzino che poi chiude a chiave. A quel punto il ladro può «lavorare» con tutta calma e svaligia completamente lappartamento portando via tutte le cose di valore che trova. Tuttavia, nella sua «etica» personale (chiamiamola così) sa di essere un ladro, ma non un assassino. Per cui apre la porta dove tiene rinchiusa la padrona di casa e le passa, bontà sua, un paio di birre a alcune scatolette di carne. Non vuole che la donna muoia di inedia mentre qualcuno la sta cercando. Dopodiché se ne va e si chiude dietro la porta di casa.
La prima a pensare che fosse accaduto qualcosa è stata la figlia della donna che, non riuscendo a mettersi in contatto con lei, ha subito pensato che fosse accaduto qualcosa. La figlia, vivendo a Treviglio, ha quindi informato un suo conoscente del posto pregandolo di recarsi in casa della madre per assicurarsi che tutto fosse a posto. Ed è quello che luomo ha fatto.
Giunto però davanti alla porta dellabitazione, luomo ha sentito i lamenti dellanziana e, senza perdere un secondo, ha subito dato lallarme. Quando i soccorritori hanno aperto la porta dello sgabuzzino, lo spettacolo non è stato piacevole. La povera donna, stanza e sfiancata, era seduta per terra tra i resti di ciò che restava dei suoi pochi pasti e non riusciva a rimettersi in piedi.
A questo punto dovrà stare per qualche giorno in assoluto riposo, anche per riprendersi dallo stress subito, prima di poter tornare alla vita normale.
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