«Ci sparano contro, non li vogliamo in casa»

«Non vogliamo averli in casa. Che senso ha?». Davide Boni, capodelegazione della Lega in Regione, dichiara finita l’alleanza con l’Udc.
Allora è la Lega a non volere più l’Udc nella coalizione?
«Come fa l’Udc a giocare la partita con noi in Lombardia quando in Piemonte gioca contro il nostro candidato? Roberto Cota è il presidente dei deputati della Lega Nord! Come spieghiamo questa cosa assurda ai nostri elettori?».
È un altolà a eventuali trattative di Formigoni con l’Udc?
«È vero che Roberto Formigoni è il presidente e che ha capacità di muoversi, per cui non va certo a prendersi l’Udc per trovarsi alleato a una formazione politica che guarda a noi con disprezzo. Noi e il Pdl insieme, con il presidente Formigoni, vinciamo. Non vedo perché dobbiamo tiraci dietro qualcuno che ogni due per tre ci spara sulla schiena per quel che facciamo».
Sembra preoccupato. Ritiene che un accordo sia ancora possibile?
«Spero di no, perché non ha senso un accordo di questa portata, soprattutto in Regione Lombardia. Secondo me Formigoni non si sta muovendo in questa direzione, perché è attento e non si fa traviare dalle sirene delle Udc. Baruffi continua con questa logica di avanti, indietro, avanti, indietro, trattandoci come parvenu della politica. Ma noi abbiamo dimostrato sul campo che abbiamo una classe dirigente che sa governare e che governa bene».
Chiede le dimissioni di Mario Scotti, esponente dell’Udc attualmente in giunta?
«Fra tre mesi per fortuna siamo alle elezioni. Non mi sembra il caso di chiedere dimissioni, altrimenti si solleverebbe un caso politico che darebbe visibilità a una formazione che non deve averne. Loro non si dimettono di sicuro, perché controllano a Milano città e in Regione Lombardia gli assessorati alla Casa. È una questione di potere, se fosse una questione di coerenza sarebbe una cosa del tutto diversa».
La Lega punta a rubare voti al Pdl, come denunciano gli alleati?
«Noi battiamo il Pd e, se riusciamo, anche il Pdl. Tanto siamo alleati, non vedo alcun problema. L’elettorato lombardo è maturo e saprà scegliere le formazioni più vicine ai cittadini. È vero che De Corato e tanti altri, persone che stimo al di là delle schermaglie politiche, hanno fatto parecchi sgomberi. Ma adesso è scattata questa mania delle tasse di scopo in Lombardia...».
La Lega non vuole le metropolitane?
«Ma non possiamo continuare a martirizzare i milanesi e i lombardi quando altrove sono stati trovati i fondi! Una tassa di scopo per le metropolitane è esagerata! Con i soldi dei lombardi, gli altri si sono fatti i grandi raccordi anulari».


Scusi, ma il competente sottosegretario alle Infrastrutture, è il leghista Roberto Castelli. Protesta contro di lui?
«Dico solo che non possiamo mettere in sofferenza i lombardi, già vessati. Possiamo chiedere loro un altro sacrificio? Aspettiamo, siamo in piena crisi economica».

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