Ciclismo

Orrore su Rebellin: travolto e ucciso dal camion, poi la fuga del pirata

L'incidente mentre si stava allenando a Montebello Vicentino. Il camionista non si è fermato dopo l'impatto. Rebellin si era ritirato dalle corse poche settimane fa, a 51 anni. "È paradossale perdere la vita un mese dopo aver smesso di correre", ha detto l'ex ct Davide Cassani

Orrore su Rebellin: travolto e ucciso dal camion, poi la fuga del pirata

Tragedia nel mondo del ciclismo. Davide Rebellin, 51 anni, ha perso la vita dopo essere stato travolto da un camion. Il terribile incidente si è verificato a Montebello Vicentino, lungo la strada regionale 11, vicino al bar-ristoranta "La Padana". L'autista del camion che l'ha travolto si è allontanato dopo l'incidente.

Subito allertati i soccorsi, quando il 118 è arrivato sul posto purtroppo per Rebellin non c'era più nulla da fare. Forze dell'ordine sono impegnate per cercare di ricostruire nei minimi dettagli l'esatta dinamica dell'incidente mortale e per rintracciare il camionista.

Grande appassionato delle corse in bici, Rebellin fece l'esordio tra i professionisti nel 1992 con la GB-MG Maglificio, al fianco di big quali Franco Chioccioli, Franco Ballerini e Mario Cipollini. Due anni per affinare i trucchi del mestiere e poi, nel Giro d'Italia del 1996, la maglia rosa indossata per sei giorni di fila, dopo aver vinto una tappa. Ma è l'anno dopo, il 1997, quello della definitiva consacrazione, vincendo la Clásica San Sebastián e il Gran Premio di Svizzera. In seguito il successo alla Tirreno-Adriatico nel 2001 e il Gran Premio di Francoforte 2003. Nel 2004 l'apoteosi, con tre super vittorie: Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi.

Come il vino buono Rebellin migliorava inecchiando. Nel 2008, a 37 anni, conquistò la medaglia d'argento ai Giochi olimpici di Pechino nella prova in linea. E poco dopo arrivò quarto ai Mondiali, disputatisi a Varese. L'argento gli fu revocato l'anno successivo per doping, ma dopo sette anni il Tribunale di Padova gliela assegnò di nuovo. Rebellin ha continuato a correre fino a poche settimnane fa, ritirandosi ufficialmente lo scorso 16 ottobre, a 51 anni compiuti, dopo aver partecipato alla Veneto Classic.

La tragica fine di Rebellin fa tornare alla mente i tanti incidenti sulle strade che hanno coinvolto i ciclisti. Cinque anni fa, il 22 aprile 2017, mentre si stava allenando in vista del Giro d'Italia perse la vita Michele Scarponi. Fu travolto da un furgone nelle strade vicino a casa sua, a Filottrano, nelle Marche.

Il commosso ricordo di Alessandra De Stefano, direttrice di Rai Sport e grande appassionata di ciclismo: "Davide Rebellin ha pagato tutto nella vita. Tanto. Troppo. Espressione di gentilezza, educazione, amore viscerale per la bici. Ti hanno scippato una medaglia, ti hanno rubato la vita. In ITalia si muore nell'indifferenza. Si muore in bicicletta. Un dolore grande".

"Incredibile e atroce perdere la vita così", ha detto l'ex ct del ciclismo azzurro, Davide Cassani. "Non si era mai visto un ciclista correre per 30 anni: Davide era la passione per il ciclismo fatta persona. È paradossale perdere la vita un mese dopo aver smesso di correre, sono veramente triste. Ho corso insieme a lui per due anni, lui debuttò insieme a Marco Pantani e si è visto subito che andava forte. Nel '93 arrivai terzo a una gara in Veneto, i primi erano due ragazzi che conoscevo poco: Armstrong e Rebellin".

"Rimango tremendamente scioccato nell'apprendere questa triste notizia", ha detto Vincenzo Nibali, a lungo compagno di nazionale di Rebellin. "Che la terra ti sia lieve, R.I.P. Davide".

"Con Davide Rebellin il ciclismo veneto perde una delle sue figure storiche - dichiara il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia - un esempio di atleta e di uomo andato ben oltre la sua pur strepitosa carriera agonistica. Spero che il suo esempio di passione possa essere seguito dai ragazzi che, a vario livello, si cimentano con lo sport del pedale. Lo sport veneto per antonomasia. Rebellin - conclude Zaia - nonostante i suoi 51 anni si era ritirato da poco dal professionismo, esempio più unico che raro di longevità. Anche così ci ha dato il segno del suo immenso amore per quella bicicletta con la quale ha scritto pagine indimenticabili del ciclismo internazionale, nazionale e veneto".

"Che la terra ti sia lieve - scrive su Facebook Mario Cipollini -. Ci ritroveremo tutti, e continueremo a pedalare sulle strade dell'infinito...chissà quanti pseudo km faremo ancora tutti insieme... Rispetto all'eternità ci divide un battito di ciglia, è questo pensiero che ci dà la forza per superare questi momenti. A presto Davide".

"Sono turbata e rattristata dalla notizia della tragica scomparsa di Davide Rebellin - scrive su Twitter la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni - ciclista italiano che tante emozioni ha regalato agli amanti dello sport nella sua lunga carriera da professionista, conclusasi lo scorso 16 ottobre a 51 anni.

Condoglianze alla famiglia".

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