Di rinvio in rinvio, di mese in mese, la questione si fa sempre più critica: Milano rischia di arrivare all’appuntamento del 2015 senza le due nuove metropolitane, la M4 e la M5. Non è infatti ancora stata convocata la riunione del Comitato interministeriale per la programmazione economica annunciata per fine ottobre. In realtà si era parlato di una seduta all’inizio di ottobre, che non si è mai tenuta e di una alla fine. Già a luglio il sindaco aveva lanciato un messaggio neppur troppo velato al governo: «L’obiettivo è che vengano inserite entrambe le linee nel Cipe di luglio, lavoriamo per questo». Ma la seduta si era conclusa con un nulla di fatto per Milano. Il tempo stringe. Se, infatti, il governo non sblocca i fondi necessari per finanziare i lavori delle due linee di metrò, la fucsia e la blu, il rischio è di arrivare all’Expo senza le infrastrutture necessarie.
Ma facciamo un passo indietro: per quanto riguarda la M5, ovvero la Linea Fucsia, da finanziare è il secondo tratto verso ovest, da Garibaldi a San Siro, per un valore complessivo di 780 milioni di euro. Il Comune ha fatto la sua parte, ora tocca al Governo stanziare i 390 milioni di euro restanti. In attesa dei fondi, procedono a ritmo serrato i lavori per la costruzione del primo tratto, da Garibaldi a Bignami che dovrebbe essere ultimato nel giro di due anni, ovvero per la primavera del 2011. Proprio ieri, infatti, è stato risolta anche l’ultima criticità, ovvero l’interferenza tra le fondazioni di un palazzo della Hines a Garibaldi e la galleria, già sciolto il nodo delle bonifiche e ultimato il tunnel. Ma la fase più delicata deve ancora cominciare, ovvero la costruzione del tratto da Garibaldi a San Siro con cantieri in centro, che si andrebbero a sovrapporre a quelli di Garibaldi Repubblica, per la quale ci vogliono minimo 5 anni. Non è affatto semplice costruire 16 km lungo un percorso tortuoso in 4 anni per questo ansia e preoccupazione serpeggiano per i corridoi di Palazzo Marino.
Situazione più critica per la M4, la linea Blu che dovrebbe collegare Linate con Lorenteggio. Anche in questo caso da finanziare rimane il secondo lotto e il più importante in vista di Expo, dall’aeroporto al Policlinico per un valore di 910 milioni di euro complessivi, di cui toccherebbero a Roma 540 milioni. Molto complessa la costruzione del parte intorno a Linate per le interferenze dei radar di terra con le masse metalliche degli aerei, che andrebbe quindi realizzata di notte. Secondo i calcoli del Comune in questo caso siamo in ritardo già di tre mesi, per questo gli uffici si stanno portando avanti inviando alle tre imprese, prequalificate nel 2004, le lettere di invito a inviare le offerte economiche.
Più ottimista l’assessore alla Mobilità Edoardo Croci: «Il Comune è pronto.
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