«Abbandonare un animale è un reato, punito con larresto fino a un anno (legge 189 del 2004)». Lo hanno ricordato ieri in piazza Castello lOipa (Organizzazione internazionale protezione animale) e i City Angels protagonisti dellultima campagna contro labbandono dei cuccioli. I volontari si sono presentati sotto gli spruzzi della fontana del Castello con ombrelloni e asciugamani, per suggerire limmagine della vacanza al mare. Testimonial lattrice Lucilla Agosti con linseparabile Capi, il cane da lei adottato tempo fa in un canile.
«Il nostro obiettivo è sensibilizzare lopinione pubblica sul fenomeno del randagismo - ha spiegato il presidente dellOipa Massimo Camparotto - perché, come abbiamo imparato da tanti casi di cronaca recenti, i cani abbandonati possono anche diventare pericolosi. Si stima che lesercito dei quattrozampe vagabondi sia di 660mila. Il nostro ambizioso proposito è quello di uguagliare gli altri Paesi europei in cui esistono pochi e ben tenuti rifugi». «Il problema è diffuso soprattutto nel Sud Italia - ha aggiunto Gianluca Comazzi, garante per la tutela degli animali del Comune -. Nella nostra città il randagismo è in controtendenza».
E a Milano, in soccorso degli amici a quattro zampe ci sono anche i City Angels: «Ci capita spesso di aiutare cani abbandonati: li troviamo nelle periferie, lungo le tangenziali o le circonvallazioni. Portiamo le bestiole al canile comunale o cerchiamo loro una famiglia che li accolga. Questo fenomeno non è un semplice malcostume ma un crimine e come tale va punito» ha affermato il presidente Mario Furlan.
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