Città in degrado, ma il Comune si fa i complimenti

Città in degrado, ma il Comune si fa i complimenti

(...) Quello che i genovesi verificano tutti i giorni, invece, è semplicemente, ingloriosamente «brutto, sporco e cattivo», nel senso di un’ampia distribuzione di sconcezze, un po’ in tutti i quartieri, che fanno scadere l’immagine della città agli occhi dei turisti e la qualità della vita dei residenti.
Genova è bella, senza dubbio, per l’atmosfera, gli scorci, le strade, i palazzi e i monumenti. Ma si tratta di tesori da mantenere in perfette condizioni, e non pare proprio che chi di dovere, il Comune innanzi tutto, se ne preoccupi.
A parte un istruttivo giro d’orizzonte che chiunque può fare quando ne ha voglia o possibilità, basta anche leggere le lettere arrivate in redazione, a valanga, soprattutto dopo le parole del sindaco che censura i tassisti in «braghe» corte e giustifica i nomadi «sbragati» nei giardini pubblici. Lo stesso sindaco che garantisce la sicurezza in città, mentre è quotidiana la teoria di scippi, furti e rapine, addirittura da parte di baby gang, organizzate e «professionali», di zingari.
Nel frattempo, i lettori spediscono in redazione - ne diamo conto solo parziale in queste pagine - la documentazione aggiornata del degrado diffuso, con tanto di immagini fotografiche incontestabili nella loro evidenza. Fior da fiore, l’elenco è lungo: via Montaldo a Sampierdarena in preda al caos del traffico e alla «rumenta», la passeggiata Anita Garibaldi a Nervi costellata di buche, l’ultima statua rimasta a Villetta Di Negro «sotto attacco» delle fronde di un glicine che non si può, né si deve potare senza autorizzazione comunale, i piccioni che invadono e lordano la stazione Brignole...


Tutto questo, mentre la città è tappezzata di manifesti autocelebrativi di Tursi con la scritta: «Genova straordinaria, più bella, più tua - Gli interventi di manutenzione in tempo reale». A meno che il tempo «reale», a Tursi, sia da intendersi come quello di cui si diceva: dei cicisbei della corte di Versailles.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica