Quando lo special one aveva lasciato l’Inter, ci era rimasta male: «Josè Mourinho? É un freddo e sarebbe un pessimo sindaco, non sa cos’è la diplomazia». Poi Letizia Moratti ci aveva ripensato e dell’ex mister ieri ha copiato quello slogan entrato nella storia del calcio. «Lo sviluppo della città? Con Giuliano Pisapia sarà da zeru tituli». Il sindaco colpisce e affonda l’avversario del centrosinistra su un tema che è il fiore all’occhiello del «Moratti one». Due linee della metropolitana in corso e altre due allungate, i grattacieli di Citylife e Garibaldi-Repubblica che trasformeranno lo skyline, l’Expo che finalmente viaggia sui binari ed entro l’estate aprirà anche i primi cantieri. E soprattutto il Piano di governo del territorio, la rivoluzione urbanistica partita nonostante il boicottaggio dell’opposizione che in aula ha fatto guerra a colpi di ostruzionismo per non pensionare un piano regolatore di venticinque anni fa. E ancora non si arrende: la sinistra critica ha già presentato ricorsi per bloccare il Pgt, Pisapia annuncia che se sarà sindaco lo cambierà «radicalmente». Ma la Moratti avverte sui rischi. E le opportunità: «Senza il Piano approvato dall’attuale amministrazione ci sarebbero 700mila posti di lavoro e 29 chilometri di ferrovia in meno nei prossimi anni». Non cita le 30mila case di housing sociale o i 5 nuovi parchi da realizzare entro il 2015. «Noi - puntualizza - sullo sviluppo abbiamo sempre investito in maniera continuativa e proseguiremo. Dall’altra parte con Pisapia: sviluppo, zeru tituli».
Per parlare di urbanistica e futuro della città targato centrodestra il sindaco fa una passeggiata tra il nuovo parco del Portello (non ancora inaugurato perchè mancano i collaudi), i cantieri di Citylife dove sulle ceneri della vecchia Fiera svetteranno i famosi grattacieli di Libeskind, Isozaki e Hadid, la Fabbrica del Vapore. Al suo fianco come testimonial del buongoverno, l’ex sindaco Gabriele Albertini. Sotterrati i veleni che nel corso del mandato non si sono risparmiati a vicenda, e dimenticato che l’ex primo cittadino stava per schierarsi con il terzo polo contro il sindaco del centrodestra, tra i due sembra scoppiata davvero la pace. Tanto che in caso di rielezione non è esclusa la collaborazione esterna di Albertini alla futura giunta, magari ala guida di un ente. «L’ho criticata su alcune cose su cui non ero d’accordo come qualsiasi persona che abbia capacità di giudizio - ammette l’ex “amministratore di condominio“ -, ma oggi sono qui come supporter perchè sono convinto che interrompere la continuità di un’amministrazione può solo creare un blocco alla città». Anzi le fa «i complimenti per come è stato ancora migliorato quello che avevamo concepito e iniziato». Albertini si riferisce al progetto di Citylife, che la Moratti ha ereditato ma «ha reso il progetto molto meglio di quello che le avevamo lasciato, visto che ora arriverà anche la metropolitana ed è aumentato il verde». Merito «della collaborazione tra pubblico e privato». La città governata da Pisapia? «Potrebbe incorrere in un disastro economico. Avrebbe l’orrore dell’investimento privato e vorrebbe fare spese sociali per le quali non si hanno le risorse» avverte. La Moratti ricambia gli elogi, «l’ex sindaco ha saputo impostare il governo di Milano su una base moderna ed efficiente, con i bilanci in ordine e al passo delle grandi città. Noi abbiamo continuato il suo lavoro e abbiamo il desiderio di completarlo». Con loro l’assessore all’Urbanistica Carlo Masseroli.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.