
Il Sistema Pubblico di Identità Digitale, meglio conosciuto come Spid, è diventato negli ultimi anni uno strumento indispensabile per milioni di italiani. Permette di accedere in modo rapido e sicuro ai servizi online della Pubblica Amministrazione: dall’Inps all’Agenzia delle Entrate, fino al fascicolo sanitario elettronico. Tuttavia, il suo futuro potrebbe cambiare. Nonostante la recente proroga della convenzione che ne regola la gestione, si fa sempre più concreta l’ipotesi che, in futuro, l’utilizzo dello Spid possa non essere più gratuito.
Le motivazioni di base
Alla base di questa possibilità ci sono motivazioni economiche. Finora i costi di gestione sono stati coperti dai fondi pubblici, ma con la prospettiva di una revisione complessiva dei sistemi di identità digitale, lo Stato potrebbe decidere di trasferirne una parte agli utenti. I principali gestori – tra cui Poste Italiane, Aruba, InfoCert e Namirial – hanno infatti segnalato la necessità di garantire la sostenibilità del servizio, alimentando il dibattito su una possibile introduzione di un canone annuale.
Razionalizzazione degli strumenti di accesso digitale
Parallelamente, il Governo sta spingendo verso una razionalizzazione degli strumenti di accesso digitale, puntando su un modello unico e statale: la Carta d’Identità Elettronica, la Cie. Si tratta di un documento già in uso da diversi anni, che non solo sostituisce la vecchia carta d’identità cartacea ma consente anche di autenticarsi online, in alternativa allo Spid.
Come funziona la Cie
La Cie è emessa direttamente dallo Stato e integra tecnologie di sicurezza avanzate, come un microchip contactless e sistemi di crittografia che proteggono i dati personali. Per utilizzarla come chiave d’accesso ai portali pubblici è necessario possedere la versione elettronica della carta e attivarla tramite l’app ufficiale “Cie ID”, disponibile per smartphone Android e iOS. Dopo aver scaricato l’app, basta avvicinare la carta al retro del telefono per completare la procedura, inserendo il codice PIN fornito insieme al documento. Una volta attivata, la Cie consente di entrare in tutti i principali servizi della Pubblica Amministrazione, dal sito dell’Inps al portale PagoPA, senza bisogno di ricordare username o password.
Come richiedere la Carta d'Identità Elettronica
Chi non dispone ancora della Carta d’Identità Elettronica può richiederla presso il Comune di residenza. La procedura è semplice: è sufficiente presentarsi all’anagrafe con un documento valido, una fototessera e il codice fiscale. Il costo varia a seconda del Comune, ma generalmente oscilla tra i 16 e i 27 euro. La carta viene recapitata a casa entro pochi giorni, insieme ai codici PIN e PUK necessari per attivarla e accedere ai servizi online. Nel caso in cui uno di questi codici venga smarrito, è possibile recuperarli. L’app Cie ID offre una funzione dedicata al recupero del PUK: l’utente inserisce il numero di serie della carta e i contatti forniti al momento del rilascio, e dopo una verifica riceve via email o sms le istruzioni per completare la procedura. Chi preferisce può recarsi direttamente all’anagrafe di qualsiasi Comune italiano, dove l’operatore può ristampare i codici in pochi minuti, aggiornando se necessario anche i recapiti associati al documento.
Il sistema
La Cie non rappresenta solo un’alternativa gratuita allo Spid, ma anche un sistema già pienamente riconosciuto a livello europeo. È conforme al regolamento eIDAS, che stabilisce regole comuni per le identità digitali nell’Unione Europea, e potrà essere integrata nel futuro portafoglio digitale europeo previsto entro il 2026. Il Governo ha annunciato che la Carta d’Identità Elettronica diventerà progressivamente il principale strumento di autenticazione per i cittadini, con l’obiettivo di unificare in un solo ecosistema anche altri documenti, come patente, tessera sanitaria e permessi di soggiorno. Per il momento, lo Spid resta attivo e gratuito.
Ma la tendenza è chiara: la Cie è destinata ad assumere un ruolo sempre più centrale nell’identità digitale italiana. Attivarla in anticipo permette di accedere ai servizi pubblici in modo sicuro, semplice e senza costi aggiuntivi, garantendo continuità anche in vista delle possibili novità sul fronte dello Spid.