Stangata sulle sigarette: ecco perché. Tutte le cifre

Dal 2023 avremo un aumento sui pacchetti di sigarette: ecco perché e quali saranno le nuove cifre

Stangata sulle sigarette: ecco perché. Tutte le cifre

Tra i vari punti che compongono la nuova legge di Bilancio da 35 miliardi approvata dal governo Meloni (qui l'Infografica della Manovra) spunta un aumento delle sigarette a causa dell'aumento sulle accise.

Ecco i nuovi importi

Nel caso specifico, sulla Manovra si legge che questi aumenti sono dovuti a più elementi: "un importo specifico fisso per unità di prodotto" che nel 2023 sarà di 36 euro ogni mille sigarette, 36,50 euro ogni mille nel 2024 e 37 euro (sempre ogni mille sigarette) nel 2025. Questi incrementi sono motivati "dall'applicazione dell'aliquota di base, di cui alla voce 'Tabacchi lavorati al prezzo di vendita al pubblico'". In pratica, l'aumento medio per ogni pacchetto sarà pari a circa 70 centesimi.

Il tariffario aggiornato a ottobre

La nuova misura è contenuta in uno dei 136 articoli della nuova Legge alcune delle quali saranno messe a punto nei prossimi giorni anche se, ormai, il grosso è già stato fatto. Come si può leggere sul sito dell'Agenzia Accise Dogane e Monopoli di Stato (Adm), l'ultimo aggiornamento sui pacchetti che si vendono in Italia è stato fatto il 19 ottobre scorso (e tutt'ora ovviamente valido): sono sette pagine in pdf in cui il lettore può vedere i prezzi, dalla A alla Z, sia sull'intera confezione che sul singolo pacchetto.

Nessun aumento sulle multe

Se la sigaretta è comunque un vizio di cui si potrebbe fare a meno, la notizia importante di cui ci siamo occupati sul Giornale.it, c'è l'ok allo stop per due anni all'aggiornamento dei prezzi delle multe. Infatti, nella bozza della Manovra economica si legge che "in considerazione dell'eccezionalità della situazione economica" del 2023 e 2024, "è sospeso l'aggiornamento biennale delle sanzioni amministrative pecuniarie in misura pari all'intera variazione, accertata dall'Istat". Il Codice della Strada, all'articolo 195, prevedeva invece l'adeguamento rispetto ai due anni precedenti.

È così che avevamo scritto tutti gli aumenti infrazione per infrazione (adesso scongiurati): già domenica scorsa, il leader della Lega e il ministro per le Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, era intervenuto a tal proposito sul tema della multe stradali "legato a un automatismo del codice della strada.

Sto lavorando per capire se é possibile bloccare anche questi aumenti", aveva dichiarato alla fine del congresso provinciale della Lega a Treviglio. "Quindi se già in manovra riusciamo a modificare questo articolo...", aveva aggiunto: detto fatto, il salasso sulle multe stradali non ci sarà.

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