Il 2026 debutteranno sulle strade italiane due nuove tipologie di autovelox, i quali, a differenza di quelli tradizionali, potranno andare oltre il semplice rilevamento della velocità: un occhio di riguardo, quindi, dovrà essere dato anche al comportamento tenuto al volante dell'auto, che si tratti di sorpassi vietati oppure dell'utilizzo del cellulare durante la guida.
Il Navigard entrerà in servizio lungo le autostrade, andando progressivamente a sostituire il Tutor. Il nuovo apparecchio elettronico potrà non solo segnalare il superamento del limite di velocità, come i normali autovelox, e calcolare la velocità media di un mezzo in un tratto di strada, come il suo predecessore, ma sarà in grado di individuare e trasmettere alle autorità un'altra serie di violazioni del Codice della Strada.
Grazie all'utilizzo di tecnologie più moderne, quali radar, sensori sull'asfalto, videocamere intelligenti e droni, il sistema riuscirà a incrociare i dati registrati e a segnalare infrazioni o comportamenti pericolosi: finiranno nel mirino del software, ad esempio, i sorpassi vietati, la guida contromano (anche nelle gallerie), il rispetto dell'utilizzo della corsia di destra per quanto concerne i mezzi pesanti, e la valutazione del rispetto della massa consentita nei veicoli in transito.
Non solo, dal momento che grazie al software del Navigard sarà possibile anche monitorare gli spostamenti di mezzi che stanno effettuando il trasporto di merci pericolose, segnalando eventuali infrazioni o problemi lungo il loro tragitto per agevolare l'intervento delle foze dell'ordine e tutelare gli altri automobilisti. Con il medesimo sistema sarà possibile trasmettere in tempo reale informazioni circa la presenza di veicoli fermi lungo la carreggiata o quella di ostacoli di qualunque genere.
Altro sistema è il SafeDrive, che potrebbe essere preferito dai Comuni per le strade urbane visto ciò che è in grado di segnalare alle autorità. Grazie allo sfruttamento dell'intelligenza artificiale, il sistema può scrutare all'interno del veicolo, ricostruendo un'immagine fedele e dettagliata tanto da cogliere comportamenti vietati dell'automobilista, come il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza o l'uso del telefono durante la guida. Nessun problema di violazione della privacy, visto che le telecamere intelligenti del nuovo autovelox riescono a offuscare i tratti del viso del conducente e delle altre persone eventualmente presenti a bordo. Grazie all'utilizzo di LED infrarossi, inoltre, il sistema potrà funzionare anche nelle ore notturne, garantendo una copertura h24.
A rendere ancora più
attrattivo il SafeDrive per gli Enti locali c'è il bassissimo costo necessario per acquistarlo: si parla di appena 20mila euro, decisamente poco se si considera quanto potenzialmente i Comuni potranno incassare dalle multe.