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Balneari: l'Ue parla di "grande passo". Cosa cambia

"Accogliamo con grande favore l'adozione del decreto legge", ha affermato la portavoce della Commissione europea per il Mercato interno, Johanna Bernsel

Balneari: l'Ue parla di "grande passo". Cosa cambia
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"Accogliamo con grande favore l'adozione del decreto legge": con queste parole, la portavoce della Commissione europea per il Mercato interno, Johanna Bernsel, ha commentato l'accordo raggiunto con le autorità italiane sulle concessioni balneari. La dichiarazione evidenzia la soddisfazione della Commissione per l'importante sviluppo normativo in Italia, considerato un passo fondamentale nella direzione di una maggiore conformità alle regole europee. L'intesa rappresenta un traguardo significativo in un dibattito che da tempo coinvolge il settore, con implicazioni rilevanti per l'economia e il futuro delle concessioni costiere.

Le parole di Bernsel

La portavoce della Commissione europea per il Mercato Interno ha affermato riferendosi alla misura: “Pensiamo che questo sia un passo importante nella giusta direzione. È uno sviluppo davvero importante delle norme e della situazione italiana per le concessioni balneari"."Non chiuderemo già ora la procedura d'infrazione. Lo faremo una volta che la legislazione italiana stabilirà quali concessioni saranno pienamente in linea con il diritto dell'Ue", ha aggiunto. "Restiamo in stretto contatto con le autorità italiane. Continueremo a farlo durante tutta la procedura per rendere effettivo questo decreto legge, le misure di attuazione che saranno richieste e poi l'effettiva attuazione di queste nuove norme, comprese le nuove procedure di gara e la nuova aggiudicazione delle concessioni esistenti entro la scadenza finale, che è effettivamente nel 2027", ha evidenziato. Inoltre portavoce della Commissione, Eric Mamer, ha sottolineato che, secondo lui, la decisione presa dal governo italiano il giorno precedente fosse significativa, ma ha aggiunto che ora è necessario tradurre tale decisione in azioni concrete. Ha inoltre affermato che la Commissione attende con impazienza di poter considerare la questione risolta in via definitiva, pur precisando che ciò dipende dall'attuazione effettiva di quanto deciso. Mamer ha chiarito che non vi sono dubbi sulle intenzioni del governo italiano, ma che è essenziale vedere una corretta esecuzione dei provvedimenti.

Le novità

Il governo ha annunciato nuove linee guida per la riforma delle concessioni balneari, introducendo importanti novità per il settore. Tra le principali misure, spicca la proroga delle concessioni esistenti fino a settembre 2027, dando tempo alle amministrazioni per avviare le gare entro giugno dello stesso anno. Le nuove concessioni avranno una durata flessibile, tra i 5 e i 20 anni, garantendo ai concessionari un periodo adeguato per ammortizzare gli investimenti effettuati. Un altro aspetto cruciale è la tutela dei lavoratori: sarà infatti obbligatorio riassumere il personale già impiegato nelle precedenti concessioni, garantendo continuità lavorativa per chi trae il proprio sostentamento da queste attività. Inoltre, i nuovi concessionari saranno obbligati a compensare quelli uscenti per i beni non ancora ammortizzati e per gli investimenti realizzati negli ultimi cinque anni.

Tra i criteri di selezione per l'assegnazione delle nuove concessioni, sarà riconosciuta come valore aggiunto l'esperienza di essere stato titolare di una concessione balneare negli ultimi cinque anni, soprattutto se questa attività ha costituito la principale fonte di reddito. Questo criterio mira a premiare la competenza e l’esperienza maturata nel settore.

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