La Bce potrebbe tagliare i tassi da settembre 2024. Ecco perché

Per il 2024 è prevista una crescita del Pil dello 0,7% e nel marzo del prossimo anno sarà stato ristabilito il livello di inflazione

La Bce potrebbe tagliare i tassi da settembre 2024. Ecco perché
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Settembre 2024 potrebbe essere un mese importante per chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile. Infatti le previsioni su un possibile taglio dei tassi da parte della Bce annunciano che questo potrebbe verificarsi durante il nono mese del prossimo anno. Inoltre nel 2024 è prevista una crescita del Pil dello 0,7%. I dati forniti da Nomura, leader mondiale nelle attività del settore bancario e finanziario, sembrerebbero dare delle prospettive positive per il futuro. Ecco cosa dobbiamo aspettarci in merito ai possibili prossimi rialzi dei tassi.

Il trend

L’obiettivo della Bce è quello di attenuare la crescita dell’inflazione. I possibili tagli ai tanto sofferti tassi di interesse sono ancora lontani ma è bene riflettere sulla strategia dell'istituto di credito europeo per eccellenza e sulle probabilità che avvenga un ulteriore rialzo. Quest’ultima ipotesi sembra abbastanza lontana poiché il meccanismo di trasmissione della politica monetaria sta agendo in modo efficace sull'economia. Ci si aspetta che i risultati ottenuti in merito al tasso di inflazione facciano effetto sull’economia reale e quindi sul mercato del lavoro e su quello dei consumi.

I rischi e l’inflazione

Attualmente c’è un rischio recessione, come suggeriscono le indagini dell’Eurozona, ma c’è una buona notizia, secondo le stime Nomura l'inflazione HICP della zona euro sarà pari in media al 3% nel quarto trimestre del 2023 e in media al 5,5% e all'1,8% nel 2023 e nel 2024. Questa tipologia è definita “armonizzata” in quanto si basa sull'indice dei prezzi al consumo armonizzato (HICP), fondamentale per confrontare fra loro le cifre dell'inflazione dei paesi europei. È poi importante sottolineare che le dichiarazioni dei rappresentanti della Bce hanno suggerito che i tassi attuali potrebbero essere ottimali in questo periodo. Complessivamente nel marzo del 2024 verranno ristabiliti i livelli di inflazione .

I settori e il Pil

Attualmente il settore industriale e quello delle costruzioni sono in recessione. In merito all'ambito dei servizi, però, sembrerebbe esserci una prospettiva migliore. Inoltre i dati in merito all’inflazione sono particolarmente positivi rispetto alle previsioni, fino a quando raggiungeranno l’obiettivo di inflazione del 2% in modo tempestivo, ovvero entro il quarto trimestre del 2025.

Per quanto riguarda il Pil le previsioni suggeriscono una recessione causata dalla scelta in ambito di politica monetaria, nel quarto trimestre del 2023 avrà una decrescita dello 0,5% rispetto al trimestre precedente. Questo trend comporterebbe un incremento del Prodotto interno lordo nel 2023 dello 0,2% e di 0.5 punti percentuali in più nel 2024.

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