Bollette gonfiate, via ai rimborsi per 600mila utenti. Ecco come ottenerli

Le pratiche commerciali aggressive hanno condizionato i consumatori ad accettare modifiche in aumento dei prezzi dell’energia elettrica e del gas

Bollette gonfiate, via ai rimborsi per 600mila utenti. Ecco come ottenerli
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Se nel 2022 hai pagato le bollette, potresti chiedere un rimborso. L'Antitrust stra proseguendo la propria azione sul comparto dell'energia, infatti in merito alle modifiche unilaterali dei prezzi di fornitura di energia elettrica e gas il Garante della concorrenza ha specificato che sono in atto i procedimenti che erano stati conclusi con accordi tra luglio e settembre dello scorso anno, e hanno portato a rimborsi per quasi 600 mila consumatori e piccole imprese, per un totale di circa 128 milioni di euro. Ecco come chiedere il rimborso.

La vicenda

Nel 2022, durante la crisi energetica e gli aumenti eccessivi delle bollette, il governo ha vietato con l'articolo 3 del Decreto Aiuti bis gli aumenti unilaterali dei prezzi per la fornitura di energia elettrica e gas dal 10 agosto 2022 al 30 giugno 2023. Tuttavia, alcune aziende come Enel Energia, Eni Plenitude, Acea Energia, Iberdrola Clienti Italia, Dolomiti Energia e Edison Energia hanno inviato comunicazioni ai loro clienti durante questo periodo, inducendoli ad accettare modifiche tariffarie che hanno comportato aumenti significativi delle bollette. L'anno scorso, queste aziende sono state multate complessivamente per oltre 15 milioni di euro, la sanzione più severa mai inflitta dall'Autorità in questo contesto. In sostanza le pratiche commerciali considerate aggressive dall'Antitrust hanno portato i consumatori ad acconsentire alle modifiche che portavano a un incremento dei prezzi dell’energia elettrica e del gas, il tutto va in contrasto con l’articolo 3 del Decreto Aiuti bis.

Come ottenere il rimborso

Prima di cercare di ottenere il rimborso è bene verificare se questa somma è inclusa nella propria bolletta in quanto alcune società l'hanno riconosciuta automaticamente. In questo frangente controllare la cifra in questione e a quanto ammonta è importante. Nell'ipotesi in cui si rientrasse tra gli aventi diritto al risarcimento è bene contattare la società fornitrice e segnalare la questione.

I consumatori coinvolti

I consumatori coinvolti nella vicenda non sono pochi, infatti le associazioni in difesa di questi soggetti avevano conteggiato nel periodo in questione più di 4 milioni di famiglie. Oggi, però, l'Antitrust ha specificato che i ristori sono arrivati per 600mila persone. È bene verificare se questa somma è inclusa nella propria bolletta in quanto alcune società l'hanno riconosciuta automaticamente. In questo frangente controllare la cifra in questione e a quanto ammonta è importante. All'epoca Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici all’epoca della sanzione, aveva commentato la questione: "Interventi come questo sono importanti, perché non solo tutelano i consumatori, ma lanciano anche un segnale di vicinanza agli stessi. Spesso, infatti, gli utenti si sentono in balia delle società tra le continue offerte commerciali che arrivano via telefono o per e-mail, le bollette dai conti che non tornano ed i contratti che a volte riservano brutte sorprese, per non parlare poi di quelli attivati senza aver dato il proprio consenso. Quotidianamente riceviamo segnalazioni per queste problematiche. Il tutto, non bisogna dimenticarlo, in un contesto generale molto difficile sul piano economico.

Ci auguriamo che queste multe servano da monito alle società, inducendole ad un comportamento corretto e rispettoso nei confronti degli utenti. Al tempo stesso rinnoviamo l’invito ai consumatori a segnalare eventuali irregolarità da parte delle compagnie, perché i diritti ci sono e bisogna farli valere".

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