Bonus prima casa under 36: proroga delle agevolazioni fino a fine anno

Prolungato al prossimo 31 dicembre il termine per usufruire dell’incentivo, messo a disposizione dei giovani sotto i 36 anni interessati all’acquisto della prima casa. Ecco tipologie di immobile e requisiti del richiedente

Bonus prima casa under 36: proroga delle agevolazioni fino a fine anno

Ci sono ancora interessanti opportunità per chi, al di sotto dei 36 anni, voglia acquistare casa usufruendo delle agevolazioni previste dallo Stato. Con la Legge di Bilancio 2023 il Governo ha infatti confermato anche per l’anno in corso il Bonus acquisto prima casa per gli under 36. La dotazione finanziaria per il rinnovo è di 430 milioni di euro a valere sul Fondo di garanzia per la prima casa. Vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti e cosa bisogna fare per ottenerlo.

Bonus prima casa under 36: requisiti del richiedente

L’incentivo è rivolto ai giovani nati dal 1987 in avanti e con un ISEE non superiore ai 40.000 euro, che potranno ottenere il Bonus se acquisteranno la prima abitazione entro il 31 dicembre 2023. Si tratta, in particolare, dell’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale, del riconoscimento di un credito d’imposta in caso di acquisto soggetto a IVA e di agevolazioni per l’accesso al mutuo. Fra gli altri requisiti, quello di non essere titolare di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa nel territorio, non avere un altro immobile acquistato con l’agevolazione casa, essere residente nel Comune in cui si trova l’immobile.

Bonus prima casa under 36: requisiti dell’immobile

Per poter usufruire delle agevolazioni previste da questa tipologia di Bonus, l’abitazione deve essere inclusa in una delle seguenti categorie catastali: abitazioni di tipo civile, di tipo economico, di tipo popolare, di tipo ultrapopolare, di tipo rurale, abitazioni in villini, abitazioni e alloggi tipici dei luoghi. È inoltre prevista una detrazione solo per l’acquisto di pertinenze classificate come magazzini e locali di deposito, rimesse e autorimesse e tettoie chiuse o aperte. Tali pertinenze possono essere acquistate contestualmente alla prima abitazione, purché entro il termine di validità dell’agevolazione e nel rispetto dei requisiti previsti. Sono escluse invece dalle agevolazioni abitazioni signorili, ville, castelli e palazzi di eminente pregio storico o artistico.

Al fine di beneficiare del Bonus prima casa, è essenziale, come anticipato, che l’immobile debba trovarsi nel territorio del Comune in cui il compratore ha la residenza: in caso contrario è necessario trasferire entro 18 mesi la residenza nel comune dov’è situata la casa.

Accesso al credito e agevolazioni fiscali

Le agevolazioni per il Bonus prima casa under 36 (contenute nel decreto Sostegni-bis, poi prorogato dalla Legge di Bilancio), si attivano tramite l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa e con i benefici fiscali sulla tassazione applicata all’acquisto. Viene facilitato l’accesso al Fondo di Garanzia per la prima casa e lo Stato si espone (cioè si fa garante) per l’80% sul mutuo per l'acquisto dell’immobile. Grazie a ciò è possibile risparmiare quasi 130 euro sulla rata mensile, rispetto a chi non può usufruirne.

Altre agevolazioni riguardano l’esenzione dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecaria e catastale, la riduzione del 50% sugli onorari notarili; c’è poi il riconoscimento di un credito d’imposta pari a quella pagata per l’acquisto (in caso di acquisto soggetto a IVA), da utilizzare a sottrazione delle imposte dovute su atti, denunce e dichiarazioni dei redditi successivi alla data di acquisto, o usata in compensazione tramite F24 (nel quale va indicato il codice tributo 6928); ancora, agevolazioni per i finanziamenti collegati alla costruzione e alla ristrutturazione dell’immobile (non è dovuta in questo caso l’imposta sostitutiva delle imposte di registro, ipotecarie e catastali e delle tasse sulle concessioni governative). L’acquisto della prima casa da parte degli under 36 è anche esente dall’imposta di bollo, come per gli altri atti di acquisto assoggettati all’imposta proporzionale.

Ad essere interessati dai benefici fiscali sono tutti gli atti comportanti il trasferimento a titolo oneroso (o compravendita) della proprietà (o quota di comproprietà), il trasferimento o la costituzione di diritti reali di godimento (abitazione, nuda proprietà, uso, usufrutto) delle case di abitazione che rientrino nelle categorie indicate in precedenza.

L’agevolazione non si applica ai contratti preliminari di compravendita, tuttavia è possibile presentare istanza di rimborso per il recupero dell’imposta proporzionale versata per acconti e caparra. Possono invece beneficiare dell’agevolazione gli immobili acquistati all’asta.

Come richiedere il Bonus

Per richiedere il Bonus prima casa under 36 è necessario presentare la domanda direttamente alla Banca o all’Intermediario finanziario cui viene richiesto il mutuo, utilizzando lo specifico modulo, dopo avere verificato che l’istituto aderisca all’iniziativa. La lista completa delle banche e degli intermediari finanziari aderenti si può consultare sui siti di ABI e Consap ed è in costante aggiornamento. Più di 200 le banche che vi hanno aderito fino ad oggi.

Dichiarazione dei redditi

Il credito d’imposta “prima casa under 36” si può indicare nella prima dichiarazione dei redditi successiva all’acquisto, o relativa al periodo d’imposta in cui è stato effettuato.

Quindi, per chi avesse effettuato la spesa nei primi mesi dell’anno, è

già possibile usufruire del Bonus nel Modello 730/2023 o in quello Redditi PF 2023. In questo caso, andrà compilata la colonna 2 del rigo G8 del modello 730 o la colonna 2 del rigo CR13 del Modello Redditi Persone fisiche.

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